Come spesso succede, è dalla bocca dei bimbi e dei lattanti che emerge la verità, quindi anche dalla bocca di persone anziane o, diciamo così, distratte.
Don Pezzi, sacerdote della Chiesa Cattolica, dichiara di aver trovato "qualche cristiano" che, pur non essendo neocatecumenale, pur frequentando la tanto vituperata parrocchia, è in grazia di Dio: tratta cioè tutti i cattolici non neocatecumenali come se appartenessero ad un'altra religione!
Paragona in pratica tutta la Chiesa cattolica, esterna al cammino neocatecumenale (che in tutto comprenderà un decimillesimo della popolazione cattolica mondiale) a colui che sta "fuori dalla tenda", a colui che, se non è contro di noi, è per noi.
"Chi non è contro di noi è per noi. Ci possono essere tanti. Non siamo gli unici ripieni dalla vita dello Spirito Santo".
Ma davvero? Possono essere "ripieni della vita dello Spirito Santo" dei fedeli a cui è necessario ricordare di far parte della Chiesa Cattolica, è necessario cioè ricordare che una Messa in parrocchia, una confessione nel confessionale, equivale a una Eucarestia nella saletta o nella cripta o a una confessione nel mezzo di una strepitante penitenziale neocatecumenale?
"Altri non hanno avuto questa grazia come noi": la "grazia" (discutibilissima) di appartenere al cammino neocatecumenale, cioè a una delle tante organizzazioni/associazioni/realtà della Chiesa cattolica, anzi, una delle più discusse e problematiche, viene scambiata con la grazia santificante.