sabato, marzo 23, 2024

Annuncio-Neocatecumenale di Pasqua-Neocatecumenale 2024 : "obbediensia" my 4$$ !


 

Il documento, a cui abbiamo accennato recentemente, è di 20 pagine ma non è che la riscriviamo riga per riga, tutta sta sbobba, eh. Vi riportiamo solo qualche paragrafo, saltando qua e là.


A pag. 19, Ascensión ricorda che, per la notte di Pasqua, i fratelli sono tutti precettati in comunità, non vi pensate di andare a messa coi cattolicidelladomenicah

NB: I grassetti nel testo mamotretico sono nostri, per amplificare le ###ate e le solite dissidenze testarde, se mai ce ne fosse bisogno.

"Un’altra cosa, vi incoraggiamo anche a fare battesimi la notte di Pasqua, la maggioranza lo fate, perché questa è la tradizione che abbiamo ricevuto, quello che ci hanno insegnato Kiko e Carmen: 
la notte di Pasqua si fanno i battesimi, ma è importante vivere la Pasqua con la tua comunità (sottolineato in originale NDR) che è un sacramento, una notte di festa per viverla in comunità, questo è più importante che andare al battesimo di tuo nipote o di tuo cugino, perché qualcuno fa questo. "

Veramente? C'è gente che a Pasqua, invece che partire per la comunità come ogni bravo soldatino neocatecumenale, preferisce stare con la famiglia?!  ... Disertori!!  - A proposito: dove erano Kiko, Mario e Ascensión durante il covid? In prima linea con i loro soldatini, ai quali era richiesto assolutamente di incontrarsi e, in certi casi, anche contagiarsi e morire, oppure rintanati sottochiave e al sicuro? (eccetera, eccetera, eccetera)

"Allora vi invitiamo a vivere la Pasqua con i vostri fratelli, il senso è viverla insieme con la comunità. Ma lo diciamo per aiutarvi, non come una legge, ma come un invito, perché sono cose molto importanti nella ricchezza della Pasqua: il battesimo e la comunità."

"difesa e dialogo!" pare il motto di questo annuncio 
(ma bastone e carota andava anche bene)

"Invitiamo anche i catechisti a difendere i catecumeni: cioè se in qualche parrocchia o in qualche posto c’è qualche difficoltà per fare la Veglia Pasquale aiutateli, andate a dialogare con il parroco, con il Vescovo. 
Il Papa quando gli abbiamo detto che in qualche parte c’è difficoltà ha detto di parlare, di dialogare; allora, obbediamo al Papa, andiamo a presentare, a spiegare che noi non possiamo vivere senza la Veglia Pasquale, è proprio il nostro carisma: il fondamento di tutte le catechesi di Kiko e Carmen è la Veglia Pasquale e dobbiamo difenderla."
Gavè capì, fratèi? Nel Culto delle Sedie Volanti, esiste una ed una sola sedia inamovibile! E no, non è il trono papale. Al contrario, contro il Papa dovete ritorcere tutta la retorica dell'arsenale, trasformando il Trono Papale in "Seggiola del Papa etc." (cit.). Niente di nuovo sotto il sole. Ah invece sì: dialogare is the new conficcare nel cranio altrui il concetto che deve passare, a martellate.
"Anche le comunità che sono in missione: non si tratta solo di aiutare il parroco, con buona intenzione, che ci dica: “ma facciamola in parrocchia tutti insieme”.

E’ importante che i fratelli possano vivere la Veglia Pasquale. E’ vero che tanti non sono catechizzati e non capiscono il perché di passare tutta la notte in veglia, ma allora si può proporre quello che spesso si è fatto quando non c’è possibilità di fare un’unica veglia: si fanno due veglie, una più breve per tutti i parrocchiani, che saranno contenti, e dopo tutta la notte facciamo la Veglia, sempre aperta a tutti, per chi vuole restare, aspettando l’alba, pregando.

Ma dobbiamo difendere la Veglia Pasquale così com’è, perché non basta dire: “Sì, ma anche noi facciamo tutte le letture”! Non si tratta di questo, si tratta di poter trasmettere la fede, di dare in questa notte gloria a Dio per quello che ha fatto nella nostra vita e passare la fede ai bambini."
"Le due specie ci devono essere. Punto. Daje de bottija,
e non fate come i noncatechizzatih che noncapisconoh
- ma sono contentih nella loro ignoranzah"

"La comunione sotto le due specie, con il vino, i canti: tutto è un’opera d’arte e non è che puoi fare un mix... Questo era per incoraggiare i responsabili e i catechisti, perché dove ci sono problemi vadano a dialogare, a parlare con coraggio..."

Bastano i grassetti vero, non è che dobbiamo pure commentare?
Sì?!! Dobbiamo commentare?! Allora te lo commenta Kiko questo ultimo paragrafo:

A pag. 12 Kiko ti spiega che:



"Questa è una notte 
in cui non si può dormire."


Vabbè, almeno le buffonate kike dell'ascensore pasquale non dobbiamo ripeterle, speriamo.


Ascensión quest'anno ha un sacco di spazio ma lo spreca tutto in "comedicevakiíko", "comedicevacármen". Si passa tutto il mamotreto lucidando i sacri mastodonti - ormai cristallizzati nel mito dell'immaginario collettivo del gruppo - e spingendo ripetutamente i fratelli a fare lo stesso.
I detrattori possono quindi scegliere se essere più irritati dai due eretici, oppure da lei che offre i fratelli agli idoli, in schiavitù mentale. 

A pag. 10 arriva il richiamo ascensionale al dovere di onorare le tradizioni neocatecumenali: i mamotreti con le "catechesi(ma sono sempre tenuti segreti oppure ormai lo sanno tutti i fratelli, che questi copioni esistono?) e l'"approvazione". 

"Quando Mario ha citato il Cardinale Cantalamessa, che ha detto che la causa della mondanizzazione della Chiesa è la crisi della fede, io ho detto a Mario che per noi questa è la prima lezione della scuola: è quello che ascoltiamo appena entriamo in cammino. Nella 3a e 4a catechesi iniziale, profeticamente, 60 anni fa, Kiko e Carmen già parlavano di questo pericolo per la Chiesa, e a volte qualche catechista dice: “Ma no, ma queste catechesi sono già superate...*”, ma vedete che non è così: queste catechesi, giustamente, danno la risposta a quello che adesso stiamo vivendo.

Quando negli anni 60-70 le Chiese ancora erano piene, nessuno credeva a questa visione della Chiesa, che Kiko e Carmen avevano intuito**. Adesso abbiamo visto che sono stati veri profeti! Allora è importante che soprattutto i catechisti - e ci sono tanti catechisti nuovi, che grazie a Dio ci aiutano a rinnovare le équipe - preparino bene le catechesi; 
anche quei catechisti che stanno formando i nuovi è importante che insegnino a preparare bene le catechesi. Questo è fondamentale perché se no, non si capiscono queste catechesi: hanno una ricchezza teologica che bisogna scoprire, ma se non si preparano bene non si scopre."

* leggi pure : "massacrate di correzioni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede"

** "Kiko e Carmen avevano intuìto", ma senti tu, che facce di bronzo di ipocritoni, ma se è proprio per colpa di questi due, che dalle parrocchie neocatecumenalizzate sono scappati i fedeli. Le innovaglie, sono ormai anti(ki)kaglie, e la neo-mitologia degli eredi fa passare i due filibustieri per antichi profeti. E su cosa contano, per convincere la gente? Sulla completa assenza di senso della farsa...

"correzioni della CdF alle catechesi neocatecumenaliiiiiiii....!!!"

"Anche perché noi come catechisti abbiamo una grazia, un’elezione grande che ci ha fatto il Signore, che ci dà di portare avanti quello che hanno ricevuto da Dio Kiko e Carmen: l’ha ispirato loro lo Spirito Santo e la Chiesa l’ha confermato. Vi ricordo - lo sapete già voi catechisti più vecchi, ma è importante ricordarlo - che questi mamotreti, tutte le catechesi, il Direttorio catechetico del Cammino è stato studiato e approvato dalla Chiesa, l’hanno studiato seriamente cinque congregazioni, esattamente cinque dicasteri: il Dicastero della Fede, il Dicastero dei Laici, il Dicastero del Culto, il Dicastero dell’Educazione Cattolica e il Dicastero del Clero durante sei anni: un gruppo di teologi di ogni congregazione hanno studiato tutte le catechesi di Kiko e Carmen e hanno dato una vera laudatio di queste catechesi, hanno visto che erano veramente ispirate dallo Spirito Santo e che avevano una grande ricchezza teologica, biblica, che stanno all’interno della tradizione della Chiesa e della fede; hanno anche detto che hanno un linguaggio moderno, esistenziale, capace di arrivare all’uomo di oggi."
un linguaggio moderno esi(sten)ziale, come questo
"Per questo abbiamo come una responsabilità di trasmettere questo, è vero che un catechista lo trasmette soprattutto con la sua vita e la cosa più importante è la nostra vita, l’essere testimoni di quello che diciamo, ossia che la nostra bocca e il nostro cuore sia una sola cosa, ma abbiamo anche una responsabilità di trasmettere, di preparare bene, di trasmettere questa ricchezza teologica che Dio ha voluto dare a Kiko e Carmen e con loro a noi. 
Bene, questo è per incoraggiare le équipes di nuovi catechisti e anche i più anziani, che, anche se a volte sono un po’ stanchi di preparare, è sempre bene farlo, perché ogni volta che uno approfondisce una catechesi scopre sempre nuovi tesori [LINK]" 


"Che opera di propaganda! Bravissimi!
Stavolta vi siete veramente superati 
e avete superato persino me!"
Parola di KJU

7 Pagine di Kiko, dalla 12 alla 18: vabbè, le solite cose che predica sempre Kiko, basta averlo sentito una volta: 
l'altro è la croce, morire all'altro, il divorzio, la morte, Dio opera, questa generazione, l'Egitto, il Faraone, i rabbini, tu sei un superbo, il peccato, la morte, la risurrezione, il battesimo, l'ateismo delle nazioni, la morte, il kerigma, ilconcìlio (cioè il Vaticano II), le sofferenze, la fossa della morte, la festa, il banchetto, la morte, la risurrezione;
insomma, le solite cose, come le dice lui, nella relazione causa-effetto che vuole lui e che non c'entrano un accidenti col Catechismo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.


Ah sapete cosa manca? Un qualsiasi riferimento a la càusa de cànonisasión de la Càrmen.
Esimio Puntini, sei in giro? Stai leggendo? C'è una mezza paginetta di mamotretino da compilare, scrivi pure qui, visto che loro non lo fanno:





<spazio lasciato intenzionalmente libero per i miracoli di Puntini, non scrivete qui, gli altri>






E vediamo, se riusciamo a farla canonizzare, finalmente! Poi il santino lo incollo nel Grande Album P4n1n1 degli Eretici


E lo sfogone di Padre Mario contro ChatGPT, a Pag. 8 (con la risposta di ChatGPT per il Padre Mario):
"Ogni volta che apro il mio computer si apre una pagina che mi chiede se voglio entrare nel GPT che è una pagina di ricerca artificiale, ma pericoloso."

Sui timori di Padre Mario abbiamo interpellato direttamente la AI in questione. Per favore, qualcuno faccia pervenire a Padre Mario la risposta che ChatGPT gli ha indirizzato, così non si spaventa più.

E dopo questa risposta, il prossimo mamotreto stagionale lo scrive ChatGPT, scommettiamo.

PS al Padre Mario ditegli piuttosto che, se ogni volta che accende il computer "gli si apre una pagina..." forse è davvero ora che faccia vedere il suo computer a qualcuno che sa cose di computer.


¡ 🔔 Missione estiva di evangelizzazione 2 a 2 dei giovani (maggiorenni) 🔔 !

Cari giovani, preparatevi! Se siete maggiorenni, Ascensión vi spedisce alle missioni 2 a 2, ad annunciare il Vangelo. È previsto per questa estate, durante un pellegrinaggio. Se i responsabili vi prospettano un pellegrinaggio estivo come una bellissima sorpresa, sappiate che la missione 2 a 2 vi è inclusa, anche se loro non ve lo dicono. 

Per pararvi le terga, potete rispondergli che per quel periodo avete già prenotato all'Elba! Poi invece che andare all'Elba (fosse mai che i catechisti vi cerchino lì), potete venire a Sgrugnàno Tirrèno, al campo estivo della setta Acqua Nuova, che quest'anno c'è FungKu come Somaro di Spiaggia Bagnino. Oppure andate ad un vero pellegrinaggio, uno in cui siete liberi, e non utilizzati come Testimoni del Genoa, se giustamente non volete, e come vi capisco.

A pag. 18:
"Se nel pellegrinaggio di questa estate, volete fare con i giovani l’esperienza di andare due a due ad annunciare il vangelo, potete farlo per 1, 2 o 3 giorni, come volete, ma con i maggiorenni. 
Intanto con i minori si organizza un pelegrinaggio a piedi o altre attività. Se qualche minore vuole fare l’esperienza del due in due, dovrà ottenere prima il permesso dei genitori e dovrete metterli poi insieme a qualcuno dei giovani più adulti, cioè due adulti e un minore, mai un minore e un adulto. Potete fare il pellegrinaggio in estate nella data che vi sembra più opportuna."

Mai un minore ed un adulto... ma lo sentite anche voi, un rumore come di crepitio di coda di paglia che brucia? Allora, viste le idee che girano in Cammino sul non denunciare porconi e suìnidi varii, noi vorremmo scrivere nel mamotreto di non mettere mai Susanna insieme coi vecchioni, manco se Susanna ha 20, 25, 30 anni etc. Ma questo lo diciamo a Susanna, perché tanto i vecchioni, presi come sono dalle passioni della vecchiaia, manco ci ascoltano.

Riassumiamo quindi queste 20 pagine con una citazione storica, epica, lirica, di Padre Mario. 

A pag. 8 :

"Allo stesso tempo, noi in Occidente siamo sottoposti a una persecuzione che non è così evidente e sanguinosa, ma con guanti di velluto. Attraverso una cultura che cerca di ridicolizzare e uccidere la fede cristiana."


Habemus l'Annuncio Neocatecumenale de Pasqua Neocatecumenale 2024

Allora, di già ve lo dico che queste 20 pagine fanno 🤮

Eccovi una parte scabrosa, tanto per sgradire :

Parlando dei pellegrini e dei pellegrinaggi vi invitiamo a non avere paura di andare in Israele, perché tutti ascoltiamo costantemente informazioni sulla guerra, però Rino e gli altri fratelli, che stanno sul posto, ci hanno detto che la guerra è solamente a Gaza e le comunità che stanno andando per la fine del Cammino - già da Natale hanno ripreso - sono felicissime perché tutto è vuoto, non c’è bisogno di fare la fila, puoi stare al Santo Sepolcro tutto il tempo che vuoi e sono felicissimi in questo tempo senza tanti turisti e allora vi incoraggiamo a riprendere i pellegrinaggi in Israele senza paura.


(intanto a Gaza)

e qui a questo link il resto (e poi basta con ste kikate perché la Settimana Santa è sacra)

venerdì, marzo 22, 2024

"Verità sul Cammino Neocatecumenale" di padre Enrico Zoffoli

Dal libro "Verità sul Cammino neocatecumenale": raccolta di documenti e testimonianze a cura di padre Enrico Zoffoli, vi presentiamo la relazione stilata da un fedele cattolico sulle Catechesi iniziali tenute da una équipe di catechisti del CN nella sua parrocchia.


 
È il primo di una serie di contributi che intendiamo proporvi tratti dalle testimonianze e dai documenti che  il teologo passionista padre Zoffoli raccolse da tutta Italia ormai trent'anni fa.
Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti: sono  stati approvati lo Statuto del Cammino e il Direttorio delle sue catechesi. Ma il Cammino neocatecumenale è rimasto esattamente ciò che era, e lo dimostra la grande attualità delle trascrizioni, delle descrizioni, delle impressioni, delle denunce e delle lacrime di tanti fedeli e sacerdoti coinvolti in esso a vario titolo fin dal suo primo apparire nelle parrocchie italiane .
Prima della relazione, vogliamo evidenziare una citazione di padre Rotondi in quarta di copertina:
 
"Si può dire in breve che nel pensiero di Kiko e Carmen errori teologici antichi e nuovi confluiscono in un vulcano tale di contraddizioni, che non è possibile non solo dedurne una logica di verità , ma neppure un sistema coerente di errori.
Nessuna originalità, ma ripetizioni critiche di aberrazioni teologiche antiche e nuove senza alcun riferimento a quanto la Scrittura e il Magistero della Chiesa hanno da sempre professato o rigettato".


 CRITICA AL 'CAMMINO NEOCATECUMENALE '
VERA TEMPESTA DI ERRORI
 
 Città (...), senza data
 
Premessa 
 

Ogni considerazione che seguirà si basa esclusivamente sull'esperienza da me vissuta durante il periodo di due mesi introduttivi alla catechesi relativa al Cammino Neocatecumenale che si è svolta nella parrocchia di San Leone Magno in Firenze dal ottobre al dicembre 1992. 
In tutto cercherò di seguire un ordine cronologico degli argomenti trattati a partire dal giorno in cui il parroco presentò all'assemblea dei fedeli il gruppo di catechisti che si sarebbe incaricato della catechesi. 
 
1 - Voglio cominciare dal giorno della presentazione ufficiale che avvenne durante la celebrazione eucaristica domenicale perché mi stupì il loro modo di comportarsi al momento della consacrazione; infatti mentre tutta l'assemblea era inginocchiata come di consueto e come del resto è indicato anche nel foglietto della Messa, loro fecero un semplice inchino con la testa, tutti insieme. Si capiva bene che era una loro consuetudine il non inginocchiarsi.
Perché?
 
2 - Per seconda cosa pongo l'attenzione sul fatto che la catechesi è stata tenuta da catechisti laici anziché da presbiteri
La cosa di per sé potrebbe significare ben poco se queste persone non si fossero presentate come angeli del Signore inviati per la salvezza generale.
Con molta poca delicatezza, e piuttosto con una buona dose di presunzione nel modo di parlare, l'annuncio è avvenuto come se prima di allora non si fosse mai ascoltato niente; è stato infatti rigettato tutto il passato della nostra parrocchia Francescana senza che queste persone conoscessero minimamente la storia e le innumerevoli esperienze vissute insieme ai frati in 100 anni di storia.
La sensazione netta è stata che questi catechisti fossero gli unici depositari della fede e possessori dello Spirito Santo in maniera esclusiva (come se lo Spirito si facesse imbrigliare da qualcuno!)
Questa la prima sera, poi più avanti, nel corso, è stato affermato senza mezzi termini "noi siamo angeli del Signore", si badi bene non "come angeli" ma "angeli" forse dimenticandosi o non sapendo proprio che gli angeli sono creature di Dio ben diverse dagli uomini.
Forse, nella migliore delle ipotesi, ma sempre con una buona dose di presunzione, avrebbero potuto definirsi "profeti", rimanendo un po' più con i piedi per terra.
 
3- È stato presentato uno schema di parrocchia cosiddetto "atomizzato", dove ogni anno nasce una comunità


formata al massimo da 50 persone che gravitano intorno non si sa bene a che cosa dal momento che il grosso della popolazione parrocchiale, che non si avvia al cammino, è stato ignorato in ogni considerazione che è stata fatta. Questi gruppi sembrano vivere isolatamente gli uni dagli altri allo scopo di esercitare l'amore reciproco sul serio e non in maniera superficiale (così hanno detto) come fanno i normali cristiani. 
 
La critica che a mio parere deve essere mossa a queste considerazioni estremamente superficiali è la seguente:
innanzitutto non dovrebbero permettersi di dare giudizi di questo tipo sugli altri perché è impossibile essere nell'animo delle persone e poter valutare il tipo di rapporto che fra esse intercorre; cosa ne sanno degli infiniti, grandi e piccoli atti di sacrificio e di amore di saluti da ciascuno nei confronti di altri fratelli? Forse però trattandosi di angeli siamo di fronte anche al dono della chiaroveggenza... 
 
4- Fra le altre cose sono state pronunciate le seguenti affermazioni, che mio giudizio contraddicono in modo palese al tradizionale insegnamento della Chiesa Cattolica, ma che piuttosto sono più consone alla dottrina protestante:
  • L'uomo non può fare niente per conseguire la vita eterna. 
  • Dio fa tutto senza che tu debba sforzarti, anzi qualunque sforzo è inutile. 
  • L'uomo può incrociare le braccia perché fa tutto Dio.
  • Tu non puoi evitare il male e ti è impossibile, da te, fare il bene. 
  • Tu non sei responsabile del tuo peccato. 
  • Dio ti ama così come sei e non occorre che tu faccia niente per migliorarti. 
  • È sufficiente riconoscersi peccatori per conseguire la salvezza. 
 
In queste affermazioni è totalmente negato il libero arbitrio dell'uomo di fronte alle scelte da fare e da parte di qualcuno si ironizza sulle opere di misericordia come acquisizione personale di meriti quasi si trattasse di forare una tesserina appunti per conquistarsi il paradiso. 
Sono affermazioni in grave contraddizione anche alla luce del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica recentemente apparso nel quale anzi si invita il Cristiano ad una continua ascesi per un miglioramento personale da attuarsi con la Grazia di Dio e col proprio deciso sforzo. 
"Tutto è predestinato" si dice. 
Mi domando se questa affermazione è diversa dalla tesi di fondo di Martin Lutero o Calvino. 
La conseguenza psicologica provocata dalle affermazioni di cui sopra non può essere che il lassismo e un incentivo al disimpegno nei confronti di qualsiasi forma di impegno e ascesi personale. Assomiglia molto al quietismo già condannato dalla Chiesa. Da tutto questo scaturisce una figura di uomo che assomiglia in tutto ad un burattino mosso da fili manovrati da Dio. Credo invece che l'uomo sia qualche cosa di più di un burattino ("ci hai fatto poco meno degli Angeli" si legge nella Scrittura). Il


peccato dunque c'è, ma non si può evitare, hanno sostenuto,
e vengono anche annullate le differenze di gravità nei confronti dello stesso peccato da parte di chi lo compie, ignorando in questo gli impegni personali che ciascuno ha preso con Dio. Si è sostenuto infatti che, ad esempio, l'andare con una donna, costituisce la stessa gravità tanto per un laico che per un sacerdote (perché non anche per il Papa aggiungo io?), quando fino ad ora c'è stato insegnato che non solo è più grave quello del sacerdote, ma che addirittura quello commesso dal frate lo è ancora di più proprio in virtù del voto di castità che costituisce un impegno più forte della promessa di castità. 
Il concetto della predestinazione è frequentissimo, anche se non sempre espressamente enunciato, come quando si dice che non tutti sono predestinati ad essere cristiani. Anche fra chi ha ricevuto il messaggio, solo alcuni sono gli eletti per destino, in ciò basandosi sulla frase "tutti sono i chiamati pochi gli eletti". 
Con questa interpretazione si conferma la sostanza del l'idea secondo cui non sono io che col mio libero arbitrio e le mie volontà decido di essere cristiano ma è Dio che unilateralmente mi elegge.
Gesù ha detto che "pochi sono gli eletti" perché nella sua sapienza prevedeva già che molti avrebbero rifiutato la chiamata di Dio, ma solo per un loro preciso atto di volontà e non perché predestinati a rifiuto. 
Se una predestinazione c'è, e c'è, è che tutti siamo predestinati alla vita eterna, ma questo non si compie senza il consenso dell'uomo. 
 
5 - Si è affermato: "Non c'è tempio nè altare nè sacerdote". 
Mettendo insieme un po' tutti i discorsi fatti dall'inizio alla fine del ciclo di incontri, mi è parso di capire che non c'è un buon rapporto con le regole, i dogmi, la gerarchia e altro in quanto, secondo loro, sono responsabili di non far spaziare liberamente lo Spirito. 
Io penso che questo atteggiamento, oltre che condannato dalla Chiesa (l'obbedienza al magistero e alla gerarchia non è affatto un optional, ma è condizione indispensabile per la salvezza), e anche molto pericoloso per chi si avvia ad un cammino di Fede. 
Questo semmai può essere un punto di arrivo dopo una lunga pratica d'ascesi e di autentico incontro con Dio e sempre che a Dio piaccia. Praticato invece fin dall'inizio, allorquando si è digiuni di ogni cosa, significa solo insegnare un atteggiamento di disobbedienza alla Chiesa istituita. 
 
6 - È stato tracciato un grafico rappresentante la "storia della salvezza" sul quale sono state puntualizzate le tappe più importanti. 
Del tutto incomprensibile è risultata l'affermazione secondo la quale si è avuta una specie di sospensione appunto della storia della salvezza dall'Editto di Costantino fino al Concilio Vaticano II, come se in questo lunghissimo arco di tempo non fosse successo niente di importante, si è operato inspiegabilmente un taglio di oltre 1000 anni. 
 
7 - Se il cristianesimo è amare, ovvero la ricerca del bene e della felicità degli altri prima della nostra, nei due mesi introduttivi al cammino ho notato che l'obiettivo da raggiungere è la propria felicità: gli altri, il prossimo, non sono quasi mai stati nominati. 
 
8 - Ho avuto più volte l'impressione che questo cammino possedesse quasi l'esclusiva per la salvezza. 
Infatti le persone chiamate da Dio per essere un "segno" sono quelle che entrano a far parte delle comunità neocatecumenali, come se le persone "segno" non potessero stare da tutte le parti!
 

9 -
È stato presentato il seguente schema: 
  • al centro il SALE (le comunità) 
  • al contorno i SALATI, 
  • all'esterno i GIUDA. 
 
Mi domando: chi non gravita intorno alle comunità neocatecumenali è considerato un Giuda? Un traditore? Di chi? Di Gesù forse? 
Si deve allora confermare che questo "cammino" sia l'unico che salva?
 
10 - Si è affermato che è necessario fare un'esperienza diretta di Dio, ovvero sperimentare nella propria vita, in modo tangibile, Dio.
Tutto parte da qui, la tua fede si fonda qui; se tu non hai fatto esperienza di Dio la tua fede è niente, è fasulla. La fede cioè deve essere comprovata dall'aver sperimentato direttamente nella tua vita Dio.
Un'affermazione cosi contraria al concetto di fede l'ho sentita poche volte.

Gesù dice a Tommaso "beati coloro che crederanno senza vedere" e in un certo senso gli tira le orecchie perchè aveva voluto mettere la mano nella
piaga del costato.
Credere che sia pretendere troppo da Dio che si faccia "toccare dalla tue
mani" e magari senza che tu neanche lo abbia cercato.
Queste cose sono successe raramente e solo con persone particolari con le quali Dio ha scandito le tappe più importanti della Storia della Salvezza.
Anche a te comune mortale può accadere tutto questo, ma salvo casi eccezionali tutti i santi riferiscono che tale esperienza di cui si parla è possibile solo dopo un lungo cammino di dura ascesi e sempre che a Dio piaccia. Non si può banalizzare così l'esperienza di Dio che invece sembra tutti loro (catechisti) abbiano fatto, nessuno escluso.
Sarà vero che Dio vuole darci una prova concreta della sua esistenza?
Forse sì, anzi certamente sì, ma la strada è quella del discernimento, come dice la Dei Verbum: Dio si può riconoscere dalle cose create.
Dunque è il mondo che ci circonda che ci parla di Dio e l'uomo saggio, libero da pregiudizi, lo può trovare su questa strada e non su quella della ricerca di una manifestazione diretta e personale, praticamente un miracolo.

11 - Il buon seme, è stato detto, si vede dai frutti: giusto.
Sulla scia di questa affermazione si è sostenuto da parte dei catechisti
che l'esperienza del "cammino" cambia la vita.
Può essere, però curiosamente uno di essi ha riferito, a mo' d'esempio, che con la moglie litigava ancora violentemente, "fino a giungere quasi alle mani", litigi che poi si concludevano col perdono.
Mi domando chi non fa la stessa cosa e forse senza essere giunti "quasi al
le mani" anche senza appartenere al "cammino"?

Comunque stiano le cose, se i rapporti fra marito e moglie sono ancora,
dopo "la vita cambiata", al livello delle liti violente "fino quasi alle mani", mi domando in cosa consista il cambiamento? Forse prima volavano le seggiole?
E poi che esempio per chi abita sullo stesso pianerottolo!

12 - Altra affermazione quanto mai sorprendente: l'uomo è racchiuso in un "cerchio di morte", per cui gli è impossibile amare gli altri, non ne è
capace.

Forse il catechista si è dimenticato del comando di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri", e se è un comando significa non solo che è possibile farlo, ma che dipende da un preciso atto della volontà sostenuto anche dall'aiuto di Dio.

13 - Il cristianesimo non è una religione, è stato detto, e non è una morale!
Che cos'è allora? Risposta: un avvenimento.
E perché mai, mi domando?
Da sempre si parla di cristianesimo come di una parola di "dialogo con le 'altre' religioni" a riprova che anche il cristianesimo è una religione; nelle
scuole c'è l'ora di "religione".
Religione o religioso è tutto ciò che pone l'uomo in relazione con Dio, lo orienta a Lui; se poi vogliamo limitarci freddamente alla stretta definizione di "religione", non si capisce perché il cristianesimo non dovrebbe essere
una di esse. Infatti si definisce una "religione" l'insieme di verità, preghiere, riti, dogmi e pratiche di pietà: mi domando quali di questi ingredienti
manca al cristianesimo per dire che non è una religione? E allora perché tale affermazione?

Perché la religione cristiana in generale e quella cattolica in particolare hanno in sé una morale per cui negando la responsabilità dell'uomo nei confronti del peccato (è impossibile fare il bene, è impossibile evitare il male perché siamo racchiusi in un cerchio di morte) è evidente che per l'uomo sussiste il problema morale della scelta fra bene e male ovvero il cosiddetto libero arbitrio.
Tutto quello che compone una religione è un appesantimento che imbriglia la Spirito e se ne conclude che il cristianesimo non è una religione (quest'ultimo periodo è una mia deduzione).

14 - Che dire di quest'altra affermazione?
"Dio non si può offendere con i peccati".
Si vuol presentare all'attenzione dell'ascoltatore qualcosa di nuovo a tutti i costi, tanto per polarizzare l'attenzione, oppure all'interno di questa affermazione ci siano dei contenuti dottrinali?
lo credo uno e l'altro, solo che la dottrina sottesa non è quella cattolica.
Fino a prova contraria, nel Sacramento della Riconciliazione, la Chiesa
cattolica invita il penitente, dopo l'accusa dei peccati, a recitare l'Atto di
dolore in cui si dice "perché ho offeso te..." e anche "prometto col tuo santo
aiuto di non offenderti mai più..." e allora perché Dio non si può offendere?
La spiegazione è stata questa: Dio non si può offendere perché non è possibile sottrarre a Lui qualcosa; e chi ha mai detto il contrario? Dio, senza dubbio, continua ad essere Dio intatto anche se noi pecchiamo contro di lui ("contro te solo ho peccato"), anche se a dire il vero una cosa gliela sottraiamo: I'amore e il rispetto di cui ha diritto.
E allora perché hanno detto che Dio non si può offendere? Credo che il problema si ricolleghi al punto 4 perché secondo tutta questa strana serie di affermazioni, gravemente in antitesi con quanto insegnato dalla Chiesa cattolica, si vuol dire che se non sono responsabile del mio peccato, non posso neanche offendere perché ciò implicherebbe una mia capacità decisionale che non ho.
Detto questo ne deriva che, se non ho offeso nessuno, non ho neppure l'obbligo della riparazione e del pentimento.

Da un compitino svolto in una delle serate è emerso con sufficiente chiarezza che l'assemblea dei fedeli gioca un ruolo importante nell'assoluzione dei peccati forse quanto quella del sacerdote, non ricordo le parole esatte della domanda formulata nel questionario, ma in buona sostanza si chiedeva se l'assoluzione dei peccati competeva al sacerdote o alla comunità e in che misura.
Forse pecco troppo di fantasia, ma collegando quest'ultima questione con
il punto 5, là dove si dice che "non c'è sacerdote", forse il volo fantastico trova una spiegazione!

15 - Si è fatta ironia circa l'impegno nello studio qualunque esso fosse sostenendone una inutilità, una perdita di tempo il prepararsi e impegnarsi seriamente. "I tuoi genitori ti hanno detto 'studia!, che tu diventi ingegnere!' Come se questo fosse importante!".
Che cos'è allora importante per loro, il disimpegno personale e attendere la manna dal cielo?
Ma non hanno saputo cogliere l'importanza che ha invece lo studio e la preparazione personale, la professionalità che così tanto è raccomandata in quasi tutti gli ultimi documenti della Chiesa!
Possibile che ciò che dice il Magistero venga mutilato e contraddetto in tante parti e che in questo caso non si capisca che ogni uomo ha un compito da svolgere in questa società secondo il disegno di Dio e che ad esempio servano anche gli ingegneri?

È evidente che l'ingegnere non esaurirà tutto il suo essere nel fatto di essere ingegnere, ma cercherà di entrare nella sintonia attraverso il suo lavoro competente di servire gli uomini nelle loro necessità e in questo adempiere alla volontà di Dio.

16 - Non voglio commentare quest'ultima affermazione uscita direttamente dalla bocca del sacerdote accompagnatore dei catechisti quale "garante" dell'ortodossia cattolica: 
"Si può diventare sacerdoti anche senza la fede". 
La commenti pure chi legge queste pagine!

17 - Osservo inoltre che le "catechesi" si sono svolte a senso unico, salvo rarissime eccezioni, ovvero non c'è stata la minima possibilità di intervenire su quanto detto. Ciò è stato giustificato col fatto che si era nella "fase di ascolto"; ma quando ci sono state quelle minime possibilità di parlare e di porre domande per mettere in evidenza quelle tesi che, secondo me, divergevano dall'insegnamento cattolico, la risposta era "dai frutti si riconosce la pianta".
Giusto, ma non ci si può limitare a guardare solo in casa propria; i frutti
sono quelli che maturano su tutto l'albero della Chiesa e quando un gruppo, di qualsiasi natura esso sia, provoca intorno a sé terra bruciata, astio, incomprensioni, divisioni (come si sente dire in tutte le parrocchie dove c'e il "cammino neocatecumenale"), dubbi ai quali non si dà volutamente risposte, non può essere una buona pianta.


Conclusioni
 
Termino qui le mie considerazioni intorno ai due mesi introduttivi al "cammino neocatecumenale" dal quale ne ho tratto un'esperienza del tutto negativa e che mi ha impedito di proseguire in quella direzione.
Io ritengo che la dottrina proposta contenga diversi punti che andrebbero
verificati alla luce del l'ortodossia cattolica; certo è che questo "cammino" riscuote il plauso di numerosi Vescovi e addirittura del Papa per cui d'istinto dovrei dire che non ho capito niente. Confidando invece di aver capito abbastanza non so, per il momento, dare una spiegazione a tutto questo.
Dichiaro davanti a Dio che ho seguito questi incontri libero di pregiudizi e assolutamente aperto a ricevere qualcosa di buono, ma la mia trascorsa formazione cristiana e in particolare francescana mi hanno creato una barriera istintiva che, man mano andavano avanti gli incontri, diventava sempre più spessa.