Il motto della ditta è "🎳Un Tanto al Chilo 🎳". (E non lasciate oggetti di valore in giro)

08 novembre 2024

Chi sono i "piccoli" del cammino

Dalla omelia domenicale di don Pezzi, mamotreto di Inizio Corso 2024/25:

Poi la parola più terribile: chi scandalizza questi piccoli. I piccoli sono quelli  che si avvicinano alla Chiesa, vedendo la luce, e che invece di aiutare, di accompagnare nel cammino della conversione, noi pretendiamo da loro cose che  ancora non possono attuare, perché non hanno ancora ricevuto la grazia dello Spirito  Santo...
 
Traduzione delle parole di don Pezzi per chi non conoscesse il gergo neocatecumenale: i "piccoli" del cammino neocatecumenale sono coloro che stanno frequentando il cammino neocatecumenale ma ancora non hanno ben capito cosa sia, e a cosa li stia portando. Pensano che sia un'esperienza che si è  liberi di frequentare  per un certo periodo, finché se ne avverte il desiderio; credono si tratti di un gruppo che fa approfondimento della fede e della parola di Dio.
Non hanno ancora capito  per esempio, che la frequenza del Cammino deve durare tutta la vita, anche dopo la "fine" del percorso, si è  tenuti a rimanere in comunità,  a frequentarla regolarmente, a obbedire ai catechisti, a pagare la decima, pena la perdita di tutta la "grazia" che comporta essere in cammino e la consapevolezza di aver deviato dal piano di Dio.
Per questo gli "arcani" del Cammino (che poi si riassumono tutti nell'obbligo a farne parte e a partecipare  convintamente a tutte le sue iniziative, costi quel che costi, accettando acriticamente di aderire al modello di persona, o di famiglia, proposto) vengono svelati e fatti digerire a poco a poco, in diverse tappe il cui contenuto deve rimanere segreto.
Da cui il timore dell'anziano presbitero che si possa pretendere qualcosa di troppo da questi "piccoli"  prima che siano sufficientemente "maturi", cioè finché non hanno raggiunto quel grado di cottura che don Pezzi chiama aver ricevuto  "la grazia dello Spirito  Santo".
 
 
... oppure creiamo uno scandalo per chi si sta avvicinando.
Magari abbiamo finito  il cammino e succede che un marito lascia la moglie, va con un’altra, lascia la moglie  con i figli. Questo crea scandalo per i piccoli. Dice il Signore: sarebbe stato meglio  per lui che non fosse mai nato. Continua: è meglio per lui aver messo un masso al  collo e buttato nel mare che è figura dell’inferno. 
 
Ai "piccoli" viene promesso che, se obbediscono e non escono dal Cammino neocatecumenale,  diventeranno delle persone splendide e perfette, dei santi in terra, almeno di fronte agli occhi degli altri.
Per questo, l'evenienza che un fratello che "ha finito il cammino", e quindi che dovrebbe essere un essere superiore, tradisca la moglie e abbandoni la famiglia,  (e, sottinteso, esca dal cammino) è  impensabile e lo condanna all'inferno seduta stante.
Tutto è  visto in funzione della permanenza nel cammino.
 
Cioè, questo cammino è meraviglioso, ma Dio non è solo misericordioso, è anche giusto. Anche questo ci  serve per coltivare il timore di Dio. 

L'unico peccato che il dio misericordioso e di manica larga predicato in cammino non perdona, è il peccato appunto "contro il cammino", quello di uscirne per qualsiasi motivo e, possibilmente, quello di fargli perdere adesioni.

07 novembre 2024

Inizio Corso 2024: "chi non è contro di noi è per noi"

Sempre dal mamotreto di Inizio Corso 2024/25. Dall'omelia domenicale di don Mario Pezzi:
"Poi la parola del Vangelo. Anche qui: abbiamo sentito uno che caccia nel tuo  nome i demoni. 
Gesù dice: non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un  miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è  per noi. Ci possono essere tanti. Non siamo gli unici ripieni dalla vita dello Spirito  Santo. 
Ho trovato qualche cristiano, che, fedele ai sacramenti, partecipa ai Sacramenti  nella Parrocchia, e la sua vita è trasformata, è piena della benedizione del Signore,  della gioia del Signore. 
Non pensiamo di essere gli unici, ma sì, siamo grati di quello  che il Signore ci ha fatto per comunicarlo agli altri, che non hanno avuto questa grazia come noi."
 


Come spesso succede, è  dalla bocca dei bimbi e dei lattanti che emerge la verità, quindi anche dalla bocca di persone anziane o, diciamo così, distratte.

Don Pezzi, sacerdote della Chiesa Cattolica, dichiara di aver trovato "qualche cristiano" che, pur non essendo neocatecumenale, pur frequentando la tanto vituperata parrocchia, è in grazia di Dio: tratta cioè tutti i cattolici non neocatecumenali come se appartenessero ad un'altra religione!

Paragona in pratica  tutta la Chiesa cattolica, esterna al cammino neocatecumenale (che in tutto comprenderà un decimillesimo della popolazione cattolica mondiale) a colui che sta "fuori dalla tenda", a colui che, se non è  contro di noi, è  per noi.

"Chi non è contro di noi è  per noi. Ci possono essere tanti. Non siamo gli unici ripieni dalla vita dello Spirito  Santo". 

Ma davvero? Possono essere "ripieni della vita dello Spirito Santo" dei fedeli a cui è necessario ricordare di far parte della Chiesa Cattolica, è  necessario cioè ricordare che una Messa in parrocchia, una confessione nel confessionale, equivale a una Eucarestia nella saletta o nella cripta o a una confessione nel mezzo di una strepitante penitenziale neocatecumenale?

"Altri non hanno avuto questa grazia come noi": la "grazia" (discutibilissima) di appartenere al cammino neocatecumenale, cioè  a una delle tante organizzazioni/associazioni/realtà  della Chiesa cattolica, anzi, una delle più  discusse e problematiche, viene scambiata con la grazia santificante.



04 novembre 2024

Il copyright sul Sacro Nome del Cammino Neocatecumenale

 
 
Altra novità dell'inizio Corso 2024, questa volta viene da Ascension:
 
Un’altra cosa. L’altro giorno ho visto su Whatsapp un gruppo che si era dato  il nome: “Cammino Neocatecumenale Internazionale”. Io mi sono chiesta: “Che  cos’è, un doppio Cammino?”. I catechisti devono dire con chiarezza che non  accettiamo questo. Il Cammino si vive personalmente, nella comunità. Stiamo  parlando seriamente di tutti i rischi che internet comporta per i giovani e non solo e  poi ci mettiamo anche noi con questo. È chiaro, e non giudichiamo nessuno, che lo si  fa con retta intenzione, per amicizia, o per quello che sia. Ma lo spirito del Cammino  è un altro: si fa personalmente il Cammino. 
Ci sono gruppi sui vari social che si sono dati il nome di Cammino Neocatecumenale. Questo non è permesso a nessuno. 
Questi canali debbono cambiare nome: non è accettabile che si usi questo nome, che ha una  sua identità e approvazione da parte della Chiesa, per canali e su canali privati. 
Vi  invitiamo ad obbedire e ad invitare amici o chi sia a fare il Cammino e a non limitarsi  a seguirlo o ad avere informazione che non hanno nessuna ufficialità. 
Il Cammino è  per viverlo e quando ci troviamo nelle convivenze diamo le notizie che riguardano il  Cammino. Nel sito web ufficiale noi mettiamo gli eventi che consideriamo  importanti, e anche i canti, informazioni sui pellegrinaggi…
 
 
 
Dunque, siamo arrivati a questo: non nominerai  il nome del Cammino invano.
La guerra contro internet, contro Facebook,  TicToc, Instagram, Telegram, spesso ufficialmente giustificata dalla lotta alla pornografia e alla diffusione di contenuti non educativi per i giovani, assume il profilo di una lotta contro la semplice comunicazione fra fedeli del cammino (i gruppi di cui parla Ascension sono frequentati da neocatecumenali) non controllata dalle gerarchie catechistiche, esse solo depositarie del sacro Verbo kikiano; così  come durante il lockdown si deprecava qualsiasi iniziativa formativa o di preghiera trasversale, che mettesse in contatto fedeli di diverse comunità.
Ci dispiace, cari fratelli de "Il Cammino Neocatecumenale tramite Cristo (bontà loro!)  salverà  il Mondo e  la Famiglia", "Verità  sul Cammino Neocatecumenale", o semplicemente "Il Cammino Neocatecumenale ": sceglietevi un altro nome o chiudete il canale.
Alcuni suggerimenti: "Fans di Kiko A.", "Carmen santa subito", "Quelli delle salette", "Gli approvatissimi", "Nostra Signora di Madrid" oppure parole ebraiche evocative,  già utilizzate per dire il vero da altri siti, questi sì, approvatissimi,  che fanno commercio on line, come Merkavah, Shekinah,  Shemah eccetera.
A poter nominare il "Cammino Neocatecumenale", oltre al sito ufficiale del Cammino che brilla per la mancanza di qualsiasi notizia utile, saranno i siti critici, che danno notizie reali e comprovate, che diffondono i "sacri testi", approvatissimi ma segretissimi: e in fondo, è  giusto che sia così.

01 novembre 2024

Inizio Corso 2024-25: chiamate e carisma "originario"

Estratto dal mamotreto di Inizio Corso 2024, pag. 74-75

CHIAMATE 

Kiko:  
Adesso passiamo alle chiamate. 

 


Quelli che sentite di offrire la vostra vita per  questa opera di evangelizzazione vi alzate in piedi. Quelli che vi alzate vuole dire che  state disposti a partire, ma prima di venire in una convivenza d’itineranti, questa  chiamata deve essere confermata dai catechisti propri e anche dagli itineranti.  
Stiamo assistendo a un grande spettacolo: evangelizzare nel mondo in  un’unica opera con presbiteri, ragazzi, ragazze, famiglie, Vescovi! Quello che sta  succedendo non è niente di straordinario, è la Chiesa stessa, la sua natura. Credo che  tutti vorreste alzarvi ma con circostanze concrete Dio vi ha marcato che non è il  momento. E’ così per tutti, vero? Perché l’evangelizzazione è la natura stessa  dell`essere cristiano. 


Siamo tutti chiamati ad evangelizzare, che significa prima di tutto a vivere il vangelo e la nostra vocazione.
Kiko inverte l'ordine delle cose: per lui la normalità è che tutti i neocatecumenali debbano andare per il mondo, con la famiglia a seguito, lasciando lavoro e studi allo scopo di far nascere nuove comunità neocatecumenali, tranne coloro che sono chiamati dal Signore a NON partire ("con circostanze concrete Dio vi ha marcato che non è il  momento").
Questa è una assurdità in termini, oltre che una affermazione ipocrita: fosse veramente così,  Kiko quando fa le "alzate" chiamerebbe chi si sente "marcato" per rimanere a casa, non viceversa.  "E’ così per tutti, vero?" E come no, Kiko? Se lo dici tu...



- Chiamata dei presbiteri  

I presbiteri che vi sentite chiamati dal Signore a offrire i vostri corpi in questa  nuova opera di evangelizzazione, mettetevi in piedi.  

- Alzate dei presbiteri 

- Chiamata dei seminaristi  
Quelli che sentite una chiamata al seminario, quelli che vi sentite chiamati a  diventare presbiteri, mettetevi in piedi. 

- Alzate dei ragazzi per il seminario


Chiamata dei ragazzi:
Ora qualche ragazzo che abbia deciso lo stato, che non si senta chiamato al presbiterato, ma al “carisma primitivo”, che accettano essere il ragazzo dell’équipe, l’ultimo, che abbia accettato di non sposarsi. E’ importante aver deciso lo stato perché devono combattere su questo, devono sapere che se guardano una ragazza peccano e normalmente se un ragazzo guarda una ragazza non pecca, se la guarda bene. Ma se tu hai fatto un contratto con Dio che tu non guarderai ragazza, Dio ti chiama a essere un segno dell’escatologia. Si c’è qualche ragazzo, che si metta in piedi.

- Alzate dei ragazzi per l’itineranza


"devono sapere che se guardano una ragazza peccano e normalmente se un ragazzo guarda una ragazza non pecca, se la guarda bene". Quindi i ragazzi delle equipe di itineranti terranno gli occhi fissi rigorosamente a terra, perché, faranno peccato (peccato contro Kiko, peggiore di quello contro Dio) anche solo guardando le ragazze "bene" cioè con cuore puro e occhio limpido.



Chiamata delle ragazze
Adesso, le ragazze che si sentano chiamate ad aiutare la evangelizzazione nei modi e le forme che Dio ci mostri: nella missione o in un monastero. Per andare in missione se deve avere una chiara decisione di stato, lo stesso che per andare in convento. La verginità é sempre esistita nella Chiesa come un segno magnifico. Le ragazze che vi sentite disposte a offrire la vostra vita al Signore per aiutare l’evangelizzazione nel modo che Dio disponga, mettetevi in piedi.  

- Alzate delle ragazze per la missione o per il monastero 
Il "carisma primitivo" richiamato per chiedere le alzate dei ragazzi, non viene qui nominato: alle ragazze infatti non viene proposto di far parte delle equipe di itineranti,  come ai ragazzi, né,  se si legge con attenzione, a evangelizzare, ma sono "chiamate ad aiutare la evangelizzazione nei modi e le forme che Dio ci mostri", cioè a fare le baby-sitter e le donne di servizio o  chiudersi nei monasteri di clausura infiltrati dal Cammino (perché anche in convento devono restare neocatecumenali e fare il cammino neocatecumenale).Quindi il canto di Carmen "me ne vado da tutte le parti" per le neocatecumenali "figlie di Carmen" non vale...

Chiamata delle famiglie
Bene, per ultime vediamo le famiglie. Vale la stessa cosa che ho detto alle  ragazze: le famiglie si offrono per l’evangelizzazione, per andare in missione, come  Dio voglia. Coraggio: chi sente che Dio sta chiamando la sua famiglia, con i suoi  figli, che Dio si farà garante per i figli - perché è profetizzato che saranno i figli a  portare avanti quello che oggi è seminato in te, la prossima generazione darà frutto  veramente - chi sente di offrire la sua famiglia al Signore perché la usi per  l’evangelizzazione e la salvezza di questa generazione, si metta in piedi.  

- Alzate delle famiglie per la missione


"Saranno i figli a  portare avanti quello che oggi è seminato in te, la prossima generazione darà frutto  veramente": così Kiko ipoteca non solo la tua vita, ma anche quella dei figli, dei quali si fa "garante" (come dire: "trascina pure tutta la famiglia in un angolo della terra, non sarai tu a rispondere un giorno ai tuoi figli delle tue scelte, ma Dio stesso"). Così come Scientology fa firmare agli adepti contratti di duemila anni, per sé e per tutte le proprie reincarnazioni, il neocatecumenale tipo deve offrire i suoi figli sull'altare della evangelizzazione neocatecumenale.
L'impressione è  che, dato il deludente riscontro delle missio ad gentes, ci si consoli pensando che i risultati si vedranno nel futuro.


- Alzate delle coppie e sorelle in aiuto dei SRM 


- Benedizione
- Canto finale: “Voglio andare a Gerusalemme”
Pranzo
- Conclusione della convivenza