per i futuri ex-kikos - ma anche per i fratelli che sono già fuori dal Cammino Neocatecumenale
02 settembre 2024
(Parentesi Artistica) (più o meno, cioè)
26 marzo 2024
Lettera aperta a tutti i Vescovi della Toscana
Nel
libro, che riporta questa lettera aperta, per comprensibili motivi sono
stati omessi tutti i nomi propri, le località, i riferimenti alle
parrocchie.
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Non dicono che sono neocatecumenali, ma "condizionano, con la loro presenza, ciò che spetta a tutti e che a tutti appartiene" |
Caro Marco,
è
pervenuto anche a me il tuo depliant con il "Calendario Liturgico e
delle Attività per il corrente anno pastorale. Mi rallegro sia per la
tempestività della comunicazione, sia per l'ampiezza dell'iniziativa.
Fin da quando ti conoscevo (eri curato a ...), ho sempre visto e pensato
che hai squisite doti pastorali.
Permettimi dunque, nell'ambito di
questa stima e di questo affetto, di farti pubblicamente alcune
considerazioni in ordine alla presenza del Cammino Neocatecumenale nella
tua Parrocchia, presenza diventata ormai la "piena occupazione" della
Parrocchia stessa.
Già il giornale diocesano della scorsa settimana recava l'eco accorato di tantissime voci, preoccupate per il condizionamento che il cammino neocatecumenale pone alla Propositura di .... Ora mi pare e mi risulta che lo stesso cammino possegga ormai del tutto la tua parrocchia ad un livello più escludente di quella di ...
È del tutto caduto ormai l'equilibrio che sapeva mantenere don ... tra i fedeli normali (la stragrande maggioranza) e ed i pochissimi del cammino neocatecumenale.
Dico
volutamente "pochissimi", perché le Comunità Neocatecumenali, che han
fatto propria, secondo le tue direttive, la parrocchia di ..., sono,
almeno per quattro quinti, formate da adepti provenienti da altre parrocchie della zona.
Per cui il cammino neocatecumenale che occupa la tua parrocchia e i suoi locali, è una realtà super parrocchiale o extra parrocchiale del tutto estranea al tessuto vivo del tuo popolo.
L'occupazione è, secondo me, abusiva.
Se
i Sacri Canoni hanno un valore, se la tradizione ecclesiale merita
collocazione nella nostra diocesi, così priva ancora (speriamo nel
Sinodo, ma è una speranza "contra spem"), di disciplina e di
coordinazione, lo "status" della tua parrocchia è del tutto anomalo e crea di suo gravi problemi di coscienza fra la tua gente.
Se la parrocchia "rappresenta in certo modo la Chiesa visibile, stabilita su tutta la terra" (Concilio Vaticano II, La Liturgia, 42), come può una parrocchia, superata e direi annullata da un'invasione comunque estranea al suo tessuto popolare,
quel tessuto vivo e connettivo di cui nessun parroco degno di questo
nome può fare a meno, diventare un segno fecondo di questa incarnazione
locale della Chiesa universale?
Non discuto affatto la legittimità
(del resto ancora tutta da sancire da parte della Santa Sede, sia a
livello ideologico che catechistico, strutturale, economico,
transnazionale eccetera) del cammino neocatecumenale.
Dico appena
che questo cammino non ha diritto, a meno che non esista una specie per
pubblico decreto del Vescovo in proposito, di occupare con elementi provenienti per quasi il 90%, da altre parrocchie, la tua parrocchia, che è di tutti i tuoi parrocchiani.
È codesto un precedente pericolosissimo che lacera il tessuto delicato
della distribuzione della Salvezza sul territorio che fa capo al nostro
vescovo. Un precedente ed una realtà che giustamente mettano in allarme e
in disgusto i parroci, che vedono persone vive e capaci di assumere la
legittima collaborazione parrocchiale, defilarsi, anche con orari strani (che diventano uggiosi e pesanti per la famiglia "normale") in altra parrocchia.
L'occupazione da parte del cammino neocatecumenale della tua parrocchia, che ti fu di recente affidata dall'arcivescovo, si rivela anche dalla costante "disobbedienza", che tranquillamente si pratica con le liturgie neocatecumenali della Messa, al sabato notte. Sono in verità quelle stanza abilitate all'uso liturgico di Messe dette in contemporanea da preti e frati che non sanno stare nelle loro parrocchie o nei loro conventi? Perché il cammino neocatecumenale ha, in concreto, abolito la vera concelebrazione? E non esiste in diocesi l'esplicito divieto del vescovo (ma perché non ne fece un pubblico decreto?) che vieta queste messe (anche sei o sette) in contemporanea, che si rincorrono per le stanze adiacenti? A volte penso che il nostro Vescovo si lascia tranquillamente prendere in giro dal cammino neocatecumenale, che comunque costituisce in diocesi una realtà che non parte dai suoi piani pastorali e di cui lui stesso conosce poco, salvo il 25% delle grosse somme che il cammino leva ai suoi adepti, e che vanno, in detta percentuale, al vescovo locale.
Tu presenti, nel suddetto dépliant, la "catechesi degli adulti" che inizia il 21 ottobre. Ma perché non sei sincero e non dici che quel "momento forte di evangelizzazione" è nei fatti un modo per propagandare il cammino neocatecumenale e che la tua parrocchia non ha e non esercita una catechesi completa e normale per gli adulti così come non ha e non esercita una prefettura dei testi liturgici domenicali per gli adulti eccetera eccetera eccetera? È legittimo presentare il cammino come "la" evangelizzazione?
Per me che ho partecipato, sia in Italia che in Brasile, a quelle catechesi, condotte su ciclostilati uguali ovunque e strettamente segregati (io comunque ce li ho perché ci vuol poco a fendere le esclusioni create su spasmodicamente dai neocatecumenali), sono molto deboli e tanto incomplete dal punto di vista della dottrina e soprattutto della storia della Chiesa; sono ovunque uniformi, non tenendo conto alcuno delle direttive del Santo Padre, oltre che del Concilio, che sempre si raccomanda al rispetto delle culture locali; sono tanto affette da soggezioni psicologiche che ben poco hanno a che fare - se pur per certe tipologie di coscienza sono opportune - con la semplicità e la linearità del Vangelo.
Ma l'occupazione da parte del cammino neocatecumenale della tua parrocchia, con conseguente fuga massiccia di fedeli e di persone atte alla collaborazione, si rileva anche dall'elenco delle "persone che coordinano i vari servizi della parrocchia". Sono 32 persone, un bel numero. Orbene, 14 di queste appartengono alla parrocchia di ..., altre quattro appartengono alla parrocchia di ..., 10 alle varie parrocchie della città; il diacono ha due incarichi in lista (e perciò si arriva al numero di 10). Della tua parrocchia solo 4 sono presenti nella lista dei coordinatori, e per incarichi meno essenziali: ... per l'animazione dei canti ma insieme a due neocatecomunali extra parrocchiali; ... per i chierichetti. Tutti questi, così come tutti gli extra parrocchiali, sono neocatecumenali di ferro. Va aggiunta per l'Apostolato della Preghiera, ..., che ovviamente non è neocatecumenale e che nella lunga lista è come la lucina nel bosco.
Dunque una parrocchia di oltre 7.000 parrocchiani è
diretta da 31 coordinatori neocatecumenali, di cui solo 3 della
parrocchia, e da una coordinatrice non neocatecumenale. Ti pare, caro
don Marco, un fatto intelligente, dal punto di vista pastorale e del
rispetto della capacità della tua gente più attenta in parrocchia
(capacità tanto collaudata dal tuo predecessore), la quale si sente
ovviamente trattata come "minorata" nella dedizione, nella appartenenza e nella partecipazione alla vita parrocchiale?
La
cosa poi diventa particolarmente grave, se si considera che,
nell'attività catechistica, cioè tipicamente di evangelizzazione, sono stati allontanati tutti i catechisti non neocatecumenali,
alcuni dei quali avevano sulle spalle anni e anni di impegno e di
servizio con la tua parrocchia. Anche don ... si è trovato in difficoltà
per l'annullamento - così mi dicono - del suo impegno, del resto ben
condotto, coi genitori e con i giovani del dopo cresima.
Ora: se tutti i movimenti ecclesiastici di oggi (oltretutto sono simili fra loro e maggioranza perché forti nei soldi e nelle intransigenze o negli integralismi) si mettessero a fare quello che tu realizzi a ..., dove andrebbe a finire l'organizzazione base della diocesi? Il Cammino compia pure la sua strada, creandosi le sue sedi (si dice che il terreno disponibile vedrà lo sviluppo di costruzione neocatecumenali con centinaia di milioni di spesa), ma lasciando in tutta pace la vita autentica e normale delle parrocchie.
In ogni parte del mondo cattolico il cammino neocatecumenale è motivo di divisione: non certo perché colloca autenticità o completezza del Vangelo su stantie tradizioni, o su ambienti solo in superficie cristiani. Ma perché ovunque crea le sue appartenenze, la sua esclusività ed esclusione, la bugia d'essere d'accordo in tutto col Papa scavalcando Conferenze Episcopali e vescovi (che si lasciano, alcuni, scavalcare), la dipendenza, spesso di carattere psicologico o plagiante, dei suoi adepti. Kiko Argüello vuol fare (insieme all'agitata Carmen) quel tipo di evangelizzazione? Bene, c'è posto anche per lui e speriamo che lui stesso si abitui alle cose "normali", ad esempio alla "Messa normale". Alludo con questo al fatto che, quando dipingeva sulle pareti di fondo della tua chiesa quegli "enormi santini" (il valore artistico è nullo), al momento della Messa vespertina in orario se ne saliva in casa per la sigaretta e il bicchierino ed il chiacchiericcio con i vari esponenti neocatecumenali, salvo poi a schitarrare il sabato notte in quelle liturgie eucaristiche in cui c'è più abuso, o carenza di cultura storico-liturgica, che autenticità sacrificale e sacramentale.
Ma smetta di imbrogliare le chiese locali, occupando e facendo occupare spazi, momenti, situazioni che "di suo" sono di tutti e per tutti. Un parroco può volere nella sua parrocchia "anche" il cammino neocatecumenale, così come qualsiasi altro movimento ed associazione; ma senza che questo o quelli condizionino, con la loro presenza ed attività, ciò che spetta a tutti e che a tutti appartiene.
Rifletti a questo: perché questa mia lettera aperta, e quindi destinata di suo a chiunque? Perché tu sappia - e puoi farlo - riflettere fino a diventare davvero un parroco fra i parroci e non un prete neocatecumenale, che si distanzia, per questa sua appartenenza che lo guida e lo condiziona in tutto, dalla faticosa azione e dalle umili speranze degli altri parroci.
E ti faccio un augurio fiducioso: codesta
parrocchia è nata da un dono (il terreno) e per l'iniziativa dell'Opera
..., in viva comunione col vescovo. Ancora in ... sono presenti (e si
svilupperanno se a Dio piacerà), tipica attività di servizio incarnato
della nostra opera.
Ti
auguro di essere come don ..., un parroco di tutto il suo popolo, un
parroco incarnato nella carità crocifiggente; un parroco che onora la
povertà; un parroco che si ritrova nella normalità di tutti gli altri
parroci.
Prega tanto per me e per i miei poverissimi, sia in Italia che in Brasile. Tuo ...
(lettera firmata)
23 marzo 2024
Annuncio-Neocatecumenale di Pasqua-Neocatecumenale 2024 : "obbediensia" my 4$$ !
Il documento, a cui abbiamo accennato recentemente, è di 20 pagine ma non è che la riscriviamo riga per riga, tutta sta sbobba, eh. Vi riportiamo solo qualche paragrafo, saltando qua e là.
A pag. 19, Ascensión ricorda che, per la notte di Pasqua, i fratelli sono tutti precettati in comunità, non vi pensate di andare a messa coi cattolicidelladomenicah:
NB: I grassetti nel testo mamotretico sono nostri, per amplificare le ###ate e le solite dissidenze testarde, se mai ce ne fosse bisogno.
"Un’altra cosa, vi incoraggiamo anche a fare battesimi la notte di Pasqua, la maggioranza lo fate, perché questa è la tradizione che abbiamo ricevuto, quello che ci hanno insegnato Kiko e Carmen:
la notte di Pasqua si fanno i battesimi, ma è importante vivere la Pasqua con la tua comunità (sottolineato in originale NDR) che è un sacramento, una notte di festa per viverla in comunità, questo è più importante che andare al battesimo di tuo nipote o di tuo cugino, perché qualcuno fa questo. "
"Allora vi invitiamo a vivere la Pasqua con i vostri fratelli, il senso è viverla insieme con la comunità. Ma lo diciamo per aiutarvi, non come una legge, ma come un invito, perché sono cose molto importanti nella ricchezza della Pasqua: il battesimo e la comunità."
"difesa e dialogo!" pare il motto di questo annuncio
(ma bastone e carota andava anche bene)
"Invitiamo anche i catechisti a difendere i catecumeni: cioè se in qualche parrocchia o in qualche posto c’è qualche difficoltà per fare la Veglia Pasquale aiutateli, andate a dialogare con il parroco, con il Vescovo.
Il Papa quando gli abbiamo detto che in qualche parte c’è difficoltà ha detto di parlare, di dialogare; allora, obbediamo al Papa, andiamo a presentare, a spiegare che noi non possiamo vivere senza la Veglia Pasquale, è proprio il nostro carisma: il fondamento di tutte le catechesi di Kiko e Carmen è la Veglia Pasquale e dobbiamo difenderla."
"Anche le comunità che sono in missione: non si tratta solo di aiutare il parroco, con buona intenzione, che ci dica: “ma facciamola in parrocchia tutti insieme”.E’ importante che i fratelli possano vivere la Veglia Pasquale. E’ vero che tanti non sono catechizzati e non capiscono il perché di passare tutta la notte in veglia, ma allora si può proporre quello che spesso si è fatto quando non c’è possibilità di fare un’unica veglia: si fanno due veglie, una più breve per tutti i parrocchiani, che saranno contenti, e dopo tutta la notte facciamo la Veglia, sempre aperta a tutti, per chi vuole restare, aspettando l’alba, pregando.Ma dobbiamo difendere la Veglia Pasquale così com’è, perché non basta dire: “Sì, ma anche noi facciamo tutte le letture”! Non si tratta di questo, si tratta di poter trasmettere la fede, di dare in questa notte gloria a Dio per quello che ha fatto nella nostra vita e passare la fede ai bambini."
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"Le due specie ci devono essere. Punto. Daje de bottija, e non fate come i noncatechizzatih che noncapisconoh - ma sono contentih nella loro ignoranzah" |
"La comunione sotto le due specie, con il vino, i canti: tutto è un’opera d’arte e non è che puoi fare un mix... Questo era per incoraggiare i responsabili e i catechisti, perché dove ci sono problemi vadano a dialogare, a parlare con coraggio..."
Sì?!! Dobbiamo commentare?! Allora te lo commenta Kiko questo ultimo paragrafo:
A pag. 12 Kiko ti spiega che:
Vabbè, almeno le buffonate kike dell'ascensore pasquale non dobbiamo ripeterle, speriamo.
Ascensión quest'anno ha un sacco di spazio ma lo spreca tutto in "comedicevakiíko", "comedicevacármen". Si passa tutto il mamotreto lucidando i sacri mastodonti - ormai cristallizzati nel mito dell'immaginario collettivo del gruppo - e spingendo ripetutamente i fratelli a fare lo stesso.
I detrattori possono quindi scegliere se essere più irritati dai due eretici, oppure da lei che offre i fratelli agli idoli, in schiavitù mentale.
A pag. 10 arriva il richiamo ascensionale al dovere di onorare le tradizioni neocatecumenali: i mamotreti con le "catechesi" (ma sono sempre tenuti segreti oppure ormai lo sanno tutti i fratelli, che questi copioni esistono?) e l'"approvazione".
"Quando Mario ha citato il Cardinale Cantalamessa, che ha detto che la causa della mondanizzazione della Chiesa è la crisi della fede, io ho detto a Mario che per noi questa è la prima lezione della scuola: è quello che ascoltiamo appena entriamo in cammino. Nella 3a e 4a catechesi iniziale, profeticamente, 60 anni fa, Kiko e Carmen già parlavano di questo pericolo per la Chiesa, e a volte qualche catechista dice: “Ma no, ma queste catechesi sono già superate...*”, ma vedete che non è così: queste catechesi, giustamente, danno la risposta a quello che adesso stiamo vivendo.Quando negli anni 60-70 le Chiese ancora erano piene, nessuno credeva a questa visione della Chiesa, che Kiko e Carmen avevano intuito**. Adesso abbiamo visto che sono stati veri profeti! Allora è importante che soprattutto i catechisti - e ci sono tanti catechisti nuovi, che grazie a Dio ci aiutano a rinnovare le équipe - preparino bene le catechesi;
anche quei catechisti che stanno formando i nuovi è importante che insegnino a preparare bene le catechesi. Questo è fondamentale perché se no, non si capiscono queste catechesi: hanno una ricchezza teologica che bisogna scoprire, ma se non si preparano bene non si scopre."
* leggi pure : "massacrate di correzioni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede"
** "Kiko e Carmen avevano intuìto", ma senti tu, che facce di bronzo di ipocritoni, ma se è proprio per colpa di questi due, che dalle parrocchie neocatecumenalizzate sono scappati i fedeli. Le innovaglie, sono ormai anti(ki)kaglie, e la neo-mitologia degli eredi fa passare i due filibustieri per antichi profeti. E su cosa contano, per convincere la gente? Sulla completa assenza di senso della farsa...
"correzioni della CdF alle catechesi neocatecumenaliiiiiiii....!!!" |
"Anche perché noi come catechisti abbiamo una grazia, un’elezione grande che ci ha fatto il Signore, che ci dà di portare avanti quello che hanno ricevuto da Dio Kiko e Carmen: l’ha ispirato loro lo Spirito Santo e la Chiesa l’ha confermato. Vi ricordo - lo sapete già voi catechisti più vecchi, ma è importante ricordarlo - che questi mamotreti, tutte le catechesi, il Direttorio catechetico del Cammino è stato studiato e approvato dalla Chiesa, l’hanno studiato seriamente cinque congregazioni, esattamente cinque dicasteri: il Dicastero della Fede, il Dicastero dei Laici, il Dicastero del Culto, il Dicastero dell’Educazione Cattolica e il Dicastero del Clero durante sei anni: un gruppo di teologi di ogni congregazione hanno studiato tutte le catechesi di Kiko e Carmen e hanno dato una vera laudatio di queste catechesi, hanno visto che erano veramente ispirate dallo Spirito Santo e che avevano una grande ricchezza teologica, biblica, che stanno all’interno della tradizione della Chiesa e della fede; hanno anche detto che hanno un linguaggio moderno, esistenziale, capace di arrivare all’uomo di oggi."
un linguaggio moderno esi(sten)ziale, come questo |
"Per questo abbiamo come una responsabilità di trasmettere questo, è vero che un catechista lo trasmette soprattutto con la sua vita e la cosa più importante è la nostra vita, l’essere testimoni di quello che diciamo, ossia che la nostra bocca e il nostro cuore sia una sola cosa, ma abbiamo anche una responsabilità di trasmettere, di preparare bene, di trasmettere questa ricchezza teologica che Dio ha voluto dare a Kiko e Carmen e con loro a noi.
Bene, questo è per incoraggiare le équipes di nuovi catechisti e anche i più anziani, che, anche se a volte sono un po’ stanchi di preparare, è sempre bene farlo, perché ogni volta che uno approfondisce una catechesi scopre sempre nuovi tesori [LINK]"
l'altro è la croce, morire all'altro, il divorzio, la morte, Dio opera, questa generazione, l'Egitto, il Faraone, i rabbini, tu sei un superbo, il peccato, la morte, la risurrezione, il battesimo, l'ateismo delle nazioni, la morte, il kerigma, ilconcìlio (cioè il Vaticano II), le sofferenze, la fossa della morte, la festa, il banchetto, la morte, la risurrezione;
Esimio Puntini, sei in giro? Stai leggendo? C'è una mezza paginetta di mamotretino da compilare, scrivi pure qui, visto che loro non lo fanno:
"Ogni volta che apro il mio computer si apre una pagina che mi chiede se voglio entrare nel GPT che è una pagina di ricerca artificiale, ma pericoloso."
Sui timori di Padre Mario abbiamo interpellato direttamente la AI in questione. Per favore, qualcuno faccia pervenire a Padre Mario la risposta che ChatGPT gli ha indirizzato, così non si spaventa più.
¡ 🔔 Missione estiva di evangelizzazione 2 a 2 dei giovani (maggiorenni) 🔔 !
"Se nel pellegrinaggio di questa estate, volete fare con i giovani l’esperienza di andare due a due ad annunciare il vangelo, potete farlo per 1, 2 o 3 giorni, come volete, ma con i maggiorenni.
Intanto con i minori si organizza un pelegrinaggio a piedi o altre attività. Se qualche minore vuole fare l’esperienza del due in due, dovrà ottenere prima il permesso dei genitori e dovrete metterli poi insieme a qualcuno dei giovani più adulti, cioè due adulti e un minore, mai un minore e un adulto. Potete fare il pellegrinaggio in estate nella data che vi sembra più opportuna."
"Allo stesso tempo, noi in Occidente siamo sottoposti a una persecuzione che non è così evidente e sanguinosa, ma con guanti di velluto. Attraverso una cultura che cerca di ridicolizzare e uccidere la fede cristiana."
Habemus l'Annuncio Neocatecumenale de Pasqua Neocatecumenale 2024
Allora, di già ve lo dico che queste 20 pagine fanno 🤮
Eccovi una parte scabrosa, tanto per sgradire :
Parlando dei pellegrini e dei pellegrinaggi vi invitiamo a non avere paura di andare in Israele, perché tutti ascoltiamo costantemente informazioni sulla guerra, però Rino e gli altri fratelli, che stanno sul posto, ci hanno detto che la guerra è solamente a Gaza e le comunità che stanno andando per la fine del Cammino - già da Natale hanno ripreso - sono felicissime perché tutto è vuoto, non c’è bisogno di fare la fila, puoi stare al Santo Sepolcro tutto il tempo che vuoi e sono felicissimi in questo tempo senza tanti turisti e allora vi incoraggiamo a riprendere i pellegrinaggi in Israele senza paura.
(intanto a Gaza) |
10 ottobre 2023
Il Cammino Neocatecumenale spiegato ai Cattolici Romani nella loro lingua ufficiale
1. Si vir probo intra in Camminum Neocatecumenalorum, sicurus est qui salvet animan suam, sed restat in Ecclesiam diventat cristianuccium domenicae et securus est qui precipitat in Inferum2. Beatus vir qui audet frasem Kiki Arguelli, certus est qui se salvet cum alteros frates ad grappulum
3. Si vir battezatus est intra in Ecclesia certiter, sed intra in Camminum Neocatecumenalorum melium est per issum
4. Si Pontifex Maximus scribet enciclicam fideles debunt abscultare, sed scribet Kikus Arguellus debunt obbedire, in altrum casum rovinatus est per omnia secula seculorum
5. Si fideles partecipant ad missam, si est missa in latinorum non recepiscunt nihil, sed partecipant ad missam Camminorum Neocatecumenalorum felix sunt quia ballant in circulun altaris battentes manes ad finis missae
Qui nella nostra traduzione (+ commenti tra parentesi):
1. Se un uomo integro entra nel Cammino è sicuro che si salva l'anima ma se resta nella Chiesa è sicuro che diventa un cristianuccio della Domenica e precipita nell'inferno ("Extra Camminum Nulla Salus", ti diranno i catechisti ad un certo punto)
2. Beato l'uomo che ode la parola di Kiko Arguello, sicuramente si salva insieme agli altri fratelli a grappolo (Cioè "Ci si salva tutti insieme con la comunità, o niente!", ti dicono i catechisti)3. Se un uomo viene battezzato entra certamente a far parte della Chiesa ma se entra nel Cammino Neocatecumenale è meglio per lui (Per forza, altrimenti che "Cammino Superiore" è?)4. Se il Sommo Pontefice scrive un'enciclica, i fedeli debbono ascoltare ma se scrive Kiko Arguello debbono obbedire altrimenti sono rovinati nei secoli dei secoli (ma anche nel secolo presente, secondo le voci che fuoriescono dalle comunità)5. Se i fedeli partecipano alla Messa, se la Messa è in latino non capiscono niente, ma se partecipano alla Messa del Cammino Neocatecumenale sono felici perché ballano intorno all'altare battendo le mani alla fine della Messa (perché l'importante è che sia dato il "segno della comunità", con buona pace dell'abuso liturgico ed eucaristico)
27 settembre 2023
"Scrivilo sui muuuuri see....
vorrai qualcuno un giorno accanto a teeee
che non pretenda di essere il migliore" (cit. Vasco Rossi)
(e questo è sicuramente un ottimo candidato senza pretese) |
26 settembre 2023
Siamo in periodo di catechesi iniziali...
04 giugno 2023
STAGIONE DI SALDI ALLA KIKEA
Il primo articolo in sconto è la borsa da pellegrinaggio con già dentro il libro del pellegrinaggio in Terra santa. Voi la comprate, andate in terra Santa e, quando incontrate uno con la stessa borsa, sapete che anche lui fa il Cammino! Un articolo indispensabile! Molto pratico e certamente più discreto del bandierone (che attira i buuuuu di tutti), ma più visibile del grosso anello da massoni.

Il valore di una comunità si riconosce dal numero di tappeti nelle salette - e nella chiesa, se siete riusciti a colonizzarla - che non sono mai troppi. E, visto che ogni tanto qualcuno di questi tappeti si scopre tappeto volante e prende la via della finestra, quale migliore occasione degli sconti estivi per acquistare un nuovo tappeto per il girogirotondo del Dajenù? Fate girare il sacco nero in comunità per garantirvi l'acquisto di questo fantastico articolo!


Siete neocatecumenali - e quindi detestate le panche con l'inginocchiatoio fascio-medievale ipocrita - ma vi piace avere il didietro ben piantato sulla vostra bella sedia, singola e richiudibile! E per il benessere del vostro didietro spirituale, la Kikea offre grossi sconti sulle sedie in plexiglass, approfittate dell'occasione fino ad esaurimento scorte! E non dimenticate il detergente Kikea a base di alcool, che per il plexiglass è notoriamente un toccasana!
( E COME MAI AVRESTE VOLUTO VEDERLA) |
24 agosto 2022
Hit-Parade di kikokanti - Quella volta che Kiko si è messo nella verità,
e ci si è messo talmente tanto che ne avanzarono dodici ceste!
Ci si è messo da solo, nella verità, non è che ce l'ha spinto qualche fratello!
01 agosto 2022
La tappa di Loreto e la devozione alla Santa Madre di Dio (estratti dal mamotreto del 1982)
Vogliamo addentrarci con Kiko nella Tappa detta di Loreto, quando nel Cammino Neocatecumenale finalmente ‘si consegna’ la Vergine Maria ai fratelli di comunità, arrivati oramai agli ultimissimi passaggi del loro itinerario. La Tappa è collocata tra il primo e il terzo Padre Nostro. Dopo c’è solo l’Elezione e il rinnovamento solenne delle promesse battesimali. E il Cammino è finito.
Si impiegano in media 20 anni o più. E per andare a Loreto non meno di 15 anni.
Di seguito, proponiamo estratti dal mamotreto pubblicato il 1995, contenente il meglio delle catechesi di Kiko - tra il 1981 e il 1994 - alle comunità dipendenti direttamente dall’equipe degli Iniziatori; mamotreto ad uso esclusivo dei catechisti del cammino, da riportare fedelmente alle loro comunità. Sono gli estratti che maggiormente ci hanno impressionato da un lato, dall’altro che delineano con precisione il rapporto autentico di Kiko Arguello con la Vergine Santa.
Egli ha sempre dichiarato apertamente che il C.N. è stato ispirato direttamente da Lei, dalla Madonna, in una memorabile visione: sensitiva, intellettuale, o forse semplicemente una locuzione interiore?
(Le versioni sono state molteplici e si sono succedute negli anni secondo la convenienza del momento. Ad oggi, nonostante gli innumerevoli racconti kikiani, non è ancora dato conoscerne la natura con precisione.)
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Madonna di Loreto - Altare nella Santa Casa |
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Meraviglioso primo piano del Volto della Statua della Madonna di Loreto |
E’ d’obbligo chiedersi il perché la Madonna faccia cadere da sempre la sua scelta su bambini anche ignoranti, poveri sempre, umili. Ma che cosa ha a che fare la Madonna con quella rappresentata da Kiko? Nulla di nulla.
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qui riassunti i canoni della bellezza per Kiko |
Dall' "Incontro di Kiko e Carmen con una comunità dopo il Pellegrinaggio di Loreto" - Roma, 16 dicembre 1981 (pag.30).
"Vedrete come la Vergine Maria è stata dietro a tutto. Io mi ricordo che Paolo VI ci ha ricevuto ed ha parlato la prima volta del Cammino il giorno 8 maggio, giorno della Madonna di Pompei. Un piccolo segno. Dio ha messo qui come segretario della Congregazione del Clero, che ci aiuta e ci difende, l’incaricato del Santuario di Pompei. Dietro a una serie di cose c’è Maria. Arriviamo a Roma e Torregiani, come prima cosa, ci invita ad affidare tutto il Cammino alla Madonna di Pompei, tutta la nostra missione: “Voi potete fondare comunità chiedendolo alla Madonna”. Allora per prima cosa ci porta a Napoli e andiamo al Santuario di Pompei, che ci è parso orribile e grandissimo… E ne abbiamo fatta di strada!"
PELLEGRINAGGIO A ROMA E A LORETO. Domenica 13 dicembre 1987 - Pag. 45/46 -
Le due Madonne:
“...noi non crediamo negli idoli. La Madonna che c’è nella Casetta è un pezzo di legno scuro che hanno rifatto di recente perché l’immagine antica si è bruciata. Noi crediamo nella Madonna, Madre di Gesù, non diciamo: “Ah, io sono devoto della Madonna di Loreto, io sono devoto della Madonna del Perpetuo Soccorso….”. "Sì, puoi essere devoto di quello che vuoi ma sono sempre rappresentazioni dell’unica Madre di Gesù”.
Che non succeda come in un paese in Spagna, dove ci sono due Madonne e si passa nel codice genetico, di padre in figlio, l’amore alla propria Madonna e l’odio all’altra Madonna. E quando arriva la festa, succede un macello: si menano, si distruggono a vicenda, c’è una spaccatura totale del paese. Da secoli stanno in questa situazione: il paese è diviso in due Madonne, e non c’è verso di arrivare a un’intesa. “Guai a chi tocca la mia Madonna!”, ti uccidono, ti tagliano la mano! “La Madonna dell’altro non vale niente, questa sì che è autentica!”
Il miracolo è stato che il parroco ha chiesto le catechesi e nella comunità ci sono fratelli di entrambe le Madonne. Il prodigio è che lì non ci sono più due Madonne ma una: la Madre di Gesù.”
Sorprende che, con tanti Santuari Mariani sparsi per il mondo, Kiko non trovi nulla di meglio da raccontare che questo caso estremo, per rendere gloria alla Madre di Gesù? (certo che tipi stì spagnoli!) O piuttosto per rendere gloria a se stesso? Difatti una situazione incancrenita, vecchia di anni se non di secoli – da codice genetico – viene risolta di pronto dall’avvento delle comunità neocatecumenali nella parrocchia… Poteva mancare?
La Madonna? “un pezzo di legno scuro”:
Torna a parlare di Loreto ma, come leggerete nel prossimo estratto, anche il “pezzo di legno scuro” cede il passo (come le due Madonne) al primato del Cammino (pag.46):
“Allora qui a Loreto si conserva la Casa di Nazareth, il catecumenium di Gesù, il posto dove Gesù Cristo è diventato adulto"(ndr. apprendiamo con stupore che anche Gesù ha avuto bisogno del catecumenato)
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Madonna del Santo Rosario di Pompei, ora pro nobis! |
“Con tutto questo voglio dire che Dio aveva già tutto programmato, aveva un disegno che noi stiamo scoprendo poco a poco. Il disegno della Casa di Nazareth, il fare comunità nelle baracche come la Sacra Famiglia di Nazareth, Patrizio e Marisa a cui Dio stava muovendo il cuore nella loro libertà: Dio pensava già di fare qui qualcosa… le costruzioni che abbiamo fatte secondo i nostri mezzi; però sono estetiche perché l’arte è sempre un’espressione dell’amore.
Quando la Chiesa è in un momento di decadenza si vedono cose orribili: se volete vedere la decadenza della liturgia andate nei negozi dove vendono arredi liturgici e vedrete Bambini Gesù paciocconi, pupazzi orribili. E’ una cosa tremenda, viene da pensare: se questa è la Chiesa mi faccio musulmano! Se gli artisti cattolici arrivano a questo, a fare queste immagini sdolcinate di Gesù…! Non ci sono più libri liturgici, non c’è più bellezza nelle cose. Noi stamo cercando di fare qualcosa in questo senso…” (ndr. e continua così a sproloquiare, dal “pezzo di legno scuro" alle "immagini sdolcinate"; tutto un orrore)
Della demolizione del “devozionismo”:
Procede ora con la demolizione sistematica di ogni altro approccio alla Madonna che non sia quello neocatecumenale (pag.49)
“Ma attenzione: per ricevere la Madonna come tua madre in casa tua devi essere discepolo, e avere imparato a stare sotto la croce….
Noi non cominciamo dalla Madonna, facendo un devozionismo – “Fiori a Maria, che buona Mamma mia!” -, si può anche fare: “A Gesù per Maria”.
Si può anche cominciare così, ma sono altre cose per gente molto pia, molto cristiana.
Noi abbiamo cominciato con il Kerigma….
...Per presentarvi la Vergine Maria non c’è bisogno di trovare un’icona particolare né un’apparizione – che sono anche cose necessarie, che la Madonna utilizza per aiutare la religiosità della gente – voi avete un fatto molto più importante: avete l’esperienza della vostra storia, di quello che la Chiesa ha fatto con voi fino ad oggi.
La Vergine Maria è quella che si è presa cura di voi, da quando avete ascoltato il Kerigma fino ad oggi."
(ndr. chi se non Kiko e i kikatekisti si son 'presi cura'? Si attua qui la piena identficazione di Kiko con la Madonna, come ha fatto con il Signore Gesù e prima ancora con Mosè, con Elia, con San Giovanni Battista, con San Paolo, ecc.)
"Anche il C.N. è stato una grazia della Vergine Maria: sapete che abbiamo avuto un incontro – diciamo così, non voglio spiegare troppo questo – in cui la Vergine Maria ci ha detto di fare piccole comunità come la Sacra Famiglia di Nazareth.
Ossia il C.N. è una rivelazione della Vergine Maria a noi per portarlo alla Chiesa…”
Lentissima "progressione" neocatecumenale:
Ora Kiko tenta di spiegare perché ha atteso tanto per rivelare ai neocatecumenali la Madre (pag.50)
“...forse qui c’è qualcuno che era molto lontano dalla Chiesa e gli dava ai nervi tutto quel devozionismo alla Vergine Maria, anche perché dietro il devozionismo c’è gente molto nevrotica, mammista, fanatica, c’è di tutto!
C’erano preti mezzo pazzi che deviavano anche la devozione alla Madonna, c’era di tutto anche in reazione alla controversia protestante ... Si faceva poco meno che una specie di idolatria della Vergine…
La Vergine Maria attraverso noi, vostri catechisti, vi ha insegnato ad OBBEDIRE…
Per questo dicevo che tutto quello che avete ricevuto dal Cammino lo avete ricevuto da Maria, vostra Madre. Un bambino che sta nella pancia non conosce sua madre, eppure riceve da lei tutto… quando diventa più grande impara a dire “Mamma”…
Voi siete già grandicelli, cominciate a camminare da soli,… adesso vi si può insegnare: “Questa è tua Madre chiamala!…”
“Incontro di Kiko e Carmen con una comunità dopo il Pellegrinaggio a Loreto" - Roma, 16 dicembre 1981 (ndr. questa è la prima volta che Kiko fa questa tappa) (pag.21-22)
Autolegittimazione, interpretazioni in libertà:
Kiko rispiega la genesi del Centro di Porto San Giorgio; tutto un disegno di Dio quello di chiamare proprio Patrizio e Marisa che risiedevano tanto vicino alla Santa Casa di Nazareth.
“...tutte cose che indicano come sia vero il Cammino.
Fatto sta che Dio ha pensato già le cose in modo che avvenisse vicino a Loreto. Il nostro Cammino ha a che vedere con la Famiglia di Nazareth”
E di nuovo racconta della sua 'ispirazione'.
Da Incontro di Kiko e Carmen con una comunità dopo il Pellegrinaggio di Loreto (Roma, 16 dicembre 1981)
Ancora sul 'devozionismo':
Senza il Kerigma, nulla di buono. (pag.28)
“Il problema è che sostenere il cristianesimo su devozioni è assurdo. Le devozioni non servono se non c’è una base catechetica vera. Andare ai Santuari, andare a Lourdes, pregare il rosario: queste cose non sostengono sufficientemente, se manca il Kerigma, la gestazione della fede, la gente va a Lordes, si emoziona, si commuove e dopo 15 giorni pecca andando con la segretaria a far l’amore e non gliene importa. Ma è chiaro, fuori dubbio! Manca la catechesi seria, la gestazione, tutto l’arco della gestazione della fede che stiamo facendo noi.
Ma questo non vuol dire assolutamente che andare a Lourdes sia una cosa assurda né che pregare il rosario sia fasullo. Mantenere solo quello del cristianesimo non basta ed equivale a dire che hanno ragione i pagani a dire che quella gente è bigotta, cioè che basa la sua spiritualità su cose accessorie e che non hanno un fondamento nella sua vita, poiché dopo, alla verifica è ipocrita, gente che non ti aiuta (ti aiuta più un pagano anche se il bigotto tocca tutti i giorni i santi in chiesa). Hanno ragione è la verità. La colpa non l’hanno le forme, ladorazione al Santissimo o il rosario. Non è quello, anche queste son cose che aiutano a soffiare il fuoco, ma se non c’è il fuoco che si soffia?”
(ndr. Kiko accusa i bigotti di ipocrisia e di cadere in peccati della carne dopo aver pregato la Vergine con tanto sentimentalismo. Il Kerigma solo salva! E si è ritrovato con un cammino covo di ipocriti che, alla sua sequela, hanno difeso sempre chi peccando gravemente contro il prossimo provoca scandalo).
“Voglio dire che noi abbiamo interpretato queste cose per voi così. Gesù Cristo quando affida sua madre alla chiesa, agli apostoli, gli dà sua madre? Quando lui deve sparire da questo mondo, quando Lui va a morire.
Così voi dovete capire che noi dobbiamo abbandonarvi, vi lasciamo alla Vergine Maria.
Perché? Fino adesso non avevate bisogno della Vergine Maria perché è sempre stata con voi eravate nel suo seno, vi ha dato tutto. Vi ha dato l’essere. "
(ndr. qui l’assimilazione totale di Kiko con la Madonna è allucinante e sfacciata: i "fratelli di comunità" non avevano bisogno di Lei. Attraverso l'"opera" dei catechisti, la Madonna stessa li portava in grembo! Questo lasciano intendere...)
"Adesso siete usciti come adulti, diciamo così, rinnoverete il vostro Battesimo, siete adulti e adesso vi presentiamo colei che vi ha partorito, che è stata la vostra genitrice, che vi ha portato, ha ispirato Kiko, Carmen, è stata sempre vicina a voi. Questo non perché ricorriate a lei quando avete un bisogno, no, ma io non ho detto niente di tutto questo ma tutto il contrario.”
Assolutamente un delirio.
Questa è la dottrina kikiana delle origini, quando anche lui era ancora convinto che il cammino sarebbe finito, le comunità si sarebbero sciolte e lui e gli itineranti sarebbero andati via per sempre, esaurita la missione. Siamo negli anni 80 e avevano davanti la vita intera. Ma poi il tempo vola anche per Kiko e, quando una ad una le comunità cominciavano a sfuggirgli di mano - come fanno i figli una volta adulti che lasciano la casa d'origine - il panico lo ha colto, ha fatto inversione di marcia e non ha più parlato di "abbandonare" niente e nessuno.
A Porto San Giorgio ti raccontano com'è nato il Centro Internazionale Mondiale.
A Loreto ti insegnano il Rosario cantato con melodia kikiana, come se questa sublime preghiera ne avesse bisogno. Mica possono pregarlo come tutti gli altri!
A Loreto poi proseguono con la storia del Santuario solo per enfatizzare la solita domanda: "Perchè gli Angeli hanno trasportato la Santa Casa. proprio lì? Così vicino a Porto San Giorgio? Dove un tal Patrizio riccone si è convertito e ha donato tutto per fare un Centro di convivenze: "Casa degli Itineranti"?
Dio aveva tutto un disegno, nel quale solo loro sono l'unico centro. E così i kikatekisti fanno i fenomeni, sapendo che racconteranno ai fratelli cose sorprendenti.
Altro che battaglia di Lepanto, conversione della Russia, bambini di Fatima e profezie di Pace!
Mentre, come sempre, si sostituiscono al sacro e al divino con i loro deliri fini a se stessi.