Il motto della ditta è "🎳Un Tanto al Chilo 🎳". (E non lasciate oggetti di valore in giro)

02 settembre 2024

(Parentesi Artistica) (più o meno, cioè)

Lui poteva insistere a fare il pittore nella vita, e sarebbe stato assai meglio.
Anche se non ti prendono all'Accademia, chettifrega, non sei male affatto, 
apri il tuo studio, ce l'ha fatta pure Henri Rousseau! (Henri, non lo scambiate col Jean-Jacques)
(v. firma in basso a dx)




Questo qua (vabbè, avete riconosciuto tutti da che pennello viene la crosta) 
invece non aveva scampo, non ha avuto scelta: 


era OBBLIGATO a diventare il capo di una setta, se proprio voleva vendere le sue opere, 
che fossero "pittoriche", "musicali" o parodie grottesche di qualunque altra competenza.


Almeno, l'Accademia di Vienna ha ammesso Egon Schiele, va'qua:


E per fortuna, sennò chissà che tipo di setta o di partito si inventava sto qua,
 se non lo facevano dipingere 🤮

26 marzo 2024

Lettera aperta a tutti i Vescovi della Toscana

Riportiamo, traendola dal libro "Verità sul Cammino Neocatecumenale - testimonianze e documenti" di padre Enrico Zoffoli, una lettera aperta del 1991, inviata da un sacerdote missionario a tutti i Vescovi della Toscana,  ai cardinali e vescovi amici sia in Italia che in Brasile. Si tratta di una solenne denuncia nei confronti del parroco della chiesa di San Bartolomeo in Tuto a Scandicci, periferia di Firenze, per aver "sposato" la realtà del cammino neocatecumenale, aver messo in mano tutte le attività a persone esclusivamente organiche a questa realtà, fra l'altro provenienti da altre parrocchie, isolando e demotivando i parrocchiani attivi e collaborativi, aver diffuso delle liturgie monche e stravaganti, utilizzando parte di "somme veramente ingenti sottratte alle economie delle famiglie" per acquistare il favore dei vescovi. 

Nel libro, che riporta questa lettera aperta, per comprensibili motivi sono stati omessi tutti i nomi propri, le località, i riferimenti alle parrocchie.

Questo documento, oltre che importante per la rilevanza pubblica che gli fu data e la sua ampia diffusione,  per i suoi contenuti è, pur a distanza di trent'anni, ancora attualissimo.
Nonostante infatti il tentativo di regolamentare tramite Statuto il cammino neocatecumenale, la realtà delle parrocchie "neocatecumenalizzate"
rimane desolantemente quella descritta in questa lettera aperta e il Cammino si è  confermato essere una realtà che "ovunque crea le sue appartenenze, la sua esclusività ed esclusione, la bugia d'essere d'accordo in tutto col Papa, la dipendenza, spesso di carattere psicologico o plagiante nei suoi adepti".


Non dicono che sono neocatecumenali, ma "condizionano, con la loro presenza, ciò che spetta a tutti e che a tutti appartiene"

Caro Marco,
è pervenuto anche a me il tuo depliant con il "Calendario Liturgico e delle Attività per il corrente anno pastorale. Mi rallegro sia per la tempestività della comunicazione, sia per l'ampiezza dell'iniziativa. Fin da quando ti conoscevo (eri curato a ...), ho sempre visto e pensato che hai squisite doti pastorali.
Permettimi dunque, nell'ambito di questa stima e di questo affetto, di farti pubblicamente alcune considerazioni in ordine alla presenza del Cammino Neocatecumenale nella tua Parrocchia, presenza diventata ormai la "piena occupazione" della Parrocchia stessa.

Già il giornale diocesano della scorsa settimana recava l'eco accorato di tantissime voci, preoccupate per il condizionamento che il cammino neocatecumenale pone alla Propositura di .... Ora mi pare e mi risulta che lo stesso cammino possegga ormai del tutto la tua parrocchia ad un livello più escludente di quella di  ...
È del tutto caduto ormai l'equilibrio che sapeva mantenere don ... tra i fedeli normali (la stragrande maggioranza) e ed i pochissimi del cammino neocatecumenale.
Dico volutamente "pochissimi", perché le Comunità Neocatecumenali, che han fatto propria, secondo le tue direttive, la parrocchia di ..., sono, almeno per quattro quinti, formate da adepti provenienti da altre parrocchie della zona.

Per cui il cammino neocatecumenale che occupa la tua parrocchia e i suoi locali, è una realtà super parrocchiale o extra parrocchiale del tutto estranea al tessuto vivo del tuo popolo.

Ricorda sempre che la chiesa e di locali furono costruiti sul terreno donato da ...  con i soldi del popolo tutto e il concorso della  Curia Arcivescovile. Non certo con i contributi del cammino neocatecumenale, che pure dispone di somme ingentissime, come altri movimenti ecclesiastici moderni, che nulla hanno a che vedere con Madonna Povertà o con un'economia provvidenziale, alla maniera, ad esempio, di don ..., il Servo di Dio ... più diverso e più lontano - per il suo spirito e le sue opere - dal cammino neocatecumenale.

L'occupazione è, secondo me, abusiva.
Se i Sacri Canoni hanno un valore, se la tradizione ecclesiale merita collocazione nella nostra diocesi, così priva ancora (speriamo nel Sinodo, ma è una speranza "contra spem"), di disciplina e di coordinazione, lo "status" della tua parrocchia è del tutto anomalo e crea di suo gravi problemi di coscienza fra la tua gente.

Se la parrocchia "rappresenta in certo modo la Chiesa visibile, stabilita su tutta la terra" (Concilio Vaticano II, La Liturgia, 42), come può una parrocchia, superata e direi annullata da un'invasione comunque estranea al suo tessuto popolare, quel tessuto vivo e connettivo di cui nessun parroco degno di questo nome può fare a meno, diventare un segno fecondo di questa incarnazione locale della Chiesa universale?

Non discuto affatto la legittimità (del resto ancora tutta da sancire da parte della Santa Sede, sia a livello ideologico che catechistico, strutturale, economico, transnazionale eccetera) del cammino neocatecumenale.
Dico appena che questo cammino non ha diritto, a meno che non esista una specie per pubblico decreto del Vescovo in proposito, di occupare con elementi provenienti per quasi il 90%, da altre parrocchie, la tua parrocchia, che è di tutti i tuoi parrocchiani. È codesto un precedente pericolosissimo che lacera il tessuto delicato della distribuzione della Salvezza sul territorio che fa capo al nostro vescovo. Un precedente ed una realtà che giustamente mettano in allarme e in disgusto i parroci, che vedono persone vive e capaci di assumere la legittima collaborazione parrocchiale, defilarsi, anche con orari strani (che diventano uggiosi e pesanti per la famiglia "normale") in altra parrocchia.

L'occupazione da parte del cammino neocatecumenale della tua parrocchia, che ti fu di recente affidata dall'arcivescovo, si rivela anche dalla costante "disobbedienza", che tranquillamente si pratica con le liturgie neocatecumenali della Messa, al sabato notte. Sono in verità quelle stanza abilitate all'uso liturgico di Messe dette in contemporanea da preti e frati che non sanno stare nelle loro parrocchie o nei loro conventi? Perché il cammino neocatecumenale ha, in concreto, abolito la vera concelebrazione? E non esiste in diocesi l'esplicito divieto del  vescovo (ma perché non ne fece un pubblico decreto?) che vieta queste messe (anche sei o sette) in contemporanea, che si rincorrono per le stanze adiacenti? A volte penso che il nostro Vescovo si lascia tranquillamente prendere in giro dal cammino neocatecumenale, che comunque costituisce in diocesi una realtà che non parte dai suoi piani pastorali e di cui lui stesso conosce poco, salvo il 25% delle grosse somme che il cammino leva ai suoi adepti, e che vanno, in detta percentuale, al vescovo locale.

Perché il cammino neocatecumenale crea altri punti di riferimento per l'obbedienza e per la comunione presbiterale. Quante volte si sono visti i preti del cammino lasciar tutto e partire per seguire le direttive di Kiko, con spostamenti sia italiani che internazionali?

Tu presenti, nel suddetto dépliant, la "catechesi degli adulti" che inizia il 21 ottobre. Ma perché non sei sincero e non dici che quel "momento forte di evangelizzazione" è nei fatti un modo per propagandare il cammino neocatecumenale e che la tua parrocchia non ha e non esercita una catechesi completa e normale per gli adulti così come non ha e non esercita una prefettura dei testi liturgici domenicali per gli adulti eccetera eccetera eccetera? È legittimo presentare il cammino come "la" evangelizzazione? 

Per me che ho partecipato, sia in Italia che in Brasile, a quelle catechesi, condotte su ciclostilati uguali ovunque e strettamente segregati (io comunque ce li ho perché ci vuol poco a fendere le esclusioni create su spasmodicamente dai neocatecumenali), sono molto deboli e tanto incomplete dal punto di vista della dottrina e soprattutto della storia della Chiesa; sono ovunque uniformi, non tenendo conto alcuno delle direttive del Santo Padre, oltre che del Concilio, che sempre si raccomanda al rispetto delle culture locali; sono tanto affette da soggezioni psicologiche che ben poco hanno a che fare - se pur per certe tipologie di coscienza sono opportune - con la semplicità e la linearità del Vangelo.

Ma l'occupazione da parte del cammino neocatecumenale della tua parrocchia, con conseguente fuga massiccia di fedeli e di persone atte alla collaborazione, si rileva anche dall'elenco delle "persone che coordinano i vari servizi della parrocchia". Sono 32 persone, un bel numero. Orbene, 14 di queste appartengono alla parrocchia di ..., altre quattro appartengono alla parrocchia di ..., 10 alle varie parrocchie della città; il diacono ha due incarichi in lista (e perciò si arriva al numero di 10). Della tua parrocchia solo 4 sono presenti nella lista dei coordinatori, e per incarichi meno essenziali: ... per l'animazione dei canti ma insieme a due neocatecomunali extra parrocchiali; ...  per i chierichetti. Tutti questi, così come tutti gli extra parrocchiali, sono neocatecumenali di ferro. Va aggiunta per l'Apostolato della Preghiera, ..., che ovviamente non è neocatecumenale e che nella lunga lista è come la lucina nel bosco. 

Dunque una parrocchia di oltre 7.000 parrocchiani è diretta da 31 coordinatori neocatecumenali, di cui solo 3 della parrocchia, e da una coordinatrice non neocatecumenale. Ti pare, caro don Marco, un fatto intelligente, dal punto di vista pastorale e del rispetto della capacità della tua gente più attenta in parrocchia (capacità tanto collaudata dal tuo predecessore), la quale si sente ovviamente trattata come "minorata" nella dedizione, nella appartenenza e nella partecipazione alla vita parrocchiale?

La cosa poi diventa particolarmente grave, se si considera che, nell'attività catechistica, cioè tipicamente di evangelizzazione, sono stati allontanati tutti i catechisti non neocatecumenali, alcuni dei quali avevano sulle spalle anni e anni di impegno e di servizio con la tua parrocchia. Anche don ... si è trovato in difficoltà per l'annullamento - così mi dicono - del suo impegno, del resto ben condotto, coi genitori e con i giovani del dopo cresima.

Vedi dati - statistiche alla mano - che l'occupazione esiste e che gli aventi diritto ad avere in proprio la parrocchia sono esclusi e messi in difficoltà.

Ora: se tutti i movimenti ecclesiastici di oggi (oltretutto sono simili fra loro e maggioranza perché forti nei soldi e nelle intransigenze o negli integralismi) si mettessero a fare quello che tu  realizzi a ..., dove andrebbe a finire l'organizzazione base della diocesi? Il Cammino compia pure la sua strada, creandosi le sue sedi (si dice che il terreno disponibile vedrà lo sviluppo di costruzione neocatecumenali con centinaia di milioni di spesa), ma lasciando in tutta pace la vita autentica e normale delle parrocchie. 

In ogni parte del mondo cattolico il cammino neocatecumenale è motivo di divisione: non certo perché colloca autenticità o completezza del Vangelo su stantie tradizioni, o su ambienti solo in superficie cristiani. Ma perché ovunque crea le sue appartenenze, la sua esclusività ed esclusione, la bugia d'essere d'accordo in tutto col Papa scavalcando Conferenze Episcopali e vescovi (che si lasciano, alcuni, scavalcare), la dipendenza, spesso di carattere psicologico o plagiante, dei suoi adepti. Kiko Argüello vuol fare (insieme all'agitata Carmen) quel tipo di evangelizzazione? Bene, c'è posto anche per lui e speriamo che lui stesso si abitui alle cose "normali", ad esempio alla "Messa normale". Alludo con questo al fatto che, quando dipingeva sulle pareti di fondo della tua chiesa quegli "enormi santini" (il valore artistico è nullo), al momento della Messa vespertina in orario se ne saliva in casa per la sigaretta e il bicchierino ed il chiacchiericcio con i vari esponenti neocatecumenali, salvo poi a schitarrare il sabato notte in quelle liturgie eucaristiche in cui c'è più abuso, o carenza di cultura storico-liturgica, che autenticità sacrificale e sacramentale.

Ma smetta di imbrogliare le chiese locali, occupando e facendo occupare spazi, momenti, situazioni che "di suo" sono di tutti e per tutti. Un parroco può volere nella sua parrocchia "anche" il cammino neocatecumenale, così come qualsiasi altro movimento ed associazione; ma senza che questo o quelli condizionino, con la loro presenza ed attività, ciò che spetta a tutti e che a tutti appartiene.

Rifletti a questo: perché questa mia lettera aperta, e quindi destinata di suo a chiunque? Perché tu sappia - e puoi farlo - riflettere fino a diventare davvero un parroco fra i parroci e non un prete neocatecumenale, che si distanzia, per questa sua appartenenza che lo guida e lo condiziona in tutto, dalla faticosa azione e dalle umili speranze degli altri parroci.

E ti faccio un augurio fiducioso: codesta parrocchia è nata da un dono (il terreno) e per l'iniziativa dell'Opera ..., in viva comunione col vescovo. Ancora in ... sono presenti (e si svilupperanno se a Dio piacerà), tipica attività di servizio incarnato della nostra opera.

Orbene: ti auguro di cuore di essere un parroco alla don ... e quindi radicalmente diverso del Cammino Neocatecumenale. Questo lo puoi benissimo tenere nella tua coscienza e poi dargli "uno" spazio in parrocchia, in parità con altri movimenti ed associazioni e con la partecipazione unica dei tuoi parrocchiali. Ma non puoi affatto dare "tutta" la parrocchia al cammino neocatecumenale,  soprattutto di carattere superparrocchiale.

Ti auguro di essere come don ..., un parroco di tutto il suo popolo, un parroco incarnato nella carità crocifiggente; un parroco che onora la povertà; un parroco che si ritrova nella normalità di tutti gli altri parroci.
Prega tanto per me e per i miei poverissimi, sia in Italia che in Brasile. Tuo ...

 

(lettera firmata)


23 marzo 2024

Annuncio-Neocatecumenale di Pasqua-Neocatecumenale 2024 : "obbediensia" my 4$$ !


 

Il documento, a cui abbiamo accennato recentemente, è di 20 pagine ma non è che la riscriviamo riga per riga, tutta sta sbobba, eh. Vi riportiamo solo qualche paragrafo, saltando qua e là.


A pag. 19, Ascensión ricorda che, per la notte di Pasqua, i fratelli sono tutti precettati in comunità, non vi pensate di andare a messa coi cattolicidelladomenicah

NB: I grassetti nel testo mamotretico sono nostri, per amplificare le ###ate e le solite dissidenze testarde, se mai ce ne fosse bisogno.

"Un’altra cosa, vi incoraggiamo anche a fare battesimi la notte di Pasqua, la maggioranza lo fate, perché questa è la tradizione che abbiamo ricevuto, quello che ci hanno insegnato Kiko e Carmen: 
la notte di Pasqua si fanno i battesimi, ma è importante vivere la Pasqua con la tua comunità (sottolineato in originale NDR) che è un sacramento, una notte di festa per viverla in comunità, questo è più importante che andare al battesimo di tuo nipote o di tuo cugino, perché qualcuno fa questo. "

Veramente? C'è gente che a Pasqua, invece che partire per la comunità come ogni bravo soldatino neocatecumenale, preferisce stare con la famiglia?!  ... Disertori!!  - A proposito: dove erano Kiko, Mario e Ascensión durante il covid? In prima linea con i loro soldatini, ai quali era richiesto assolutamente di incontrarsi e, in certi casi, anche contagiarsi e morire, oppure rintanati sottochiave e al sicuro? (eccetera, eccetera, eccetera)

"Allora vi invitiamo a vivere la Pasqua con i vostri fratelli, il senso è viverla insieme con la comunità. Ma lo diciamo per aiutarvi, non come una legge, ma come un invito, perché sono cose molto importanti nella ricchezza della Pasqua: il battesimo e la comunità."

"difesa e dialogo!" pare il motto di questo annuncio 
(ma bastone e carota andava anche bene)

"Invitiamo anche i catechisti a difendere i catecumeni: cioè se in qualche parrocchia o in qualche posto c’è qualche difficoltà per fare la Veglia Pasquale aiutateli, andate a dialogare con il parroco, con il Vescovo. 
Il Papa quando gli abbiamo detto che in qualche parte c’è difficoltà ha detto di parlare, di dialogare; allora, obbediamo al Papa, andiamo a presentare, a spiegare che noi non possiamo vivere senza la Veglia Pasquale, è proprio il nostro carisma: il fondamento di tutte le catechesi di Kiko e Carmen è la Veglia Pasquale e dobbiamo difenderla."
Gavè capì, fratèi? Nel Culto delle Sedie Volanti, esiste una ed una sola sedia inamovibile! E no, non è il trono papale. Al contrario, contro il Papa dovete ritorcere tutta la retorica dell'arsenale, trasformando il Trono Papale in "Seggiola del Papa etc." (cit.). Niente di nuovo sotto il sole. Ah invece sì: dialogare is the new conficcare nel cranio altrui il concetto che deve passare, a martellate.
"Anche le comunità che sono in missione: non si tratta solo di aiutare il parroco, con buona intenzione, che ci dica: “ma facciamola in parrocchia tutti insieme”.

E’ importante che i fratelli possano vivere la Veglia Pasquale. E’ vero che tanti non sono catechizzati e non capiscono il perché di passare tutta la notte in veglia, ma allora si può proporre quello che spesso si è fatto quando non c’è possibilità di fare un’unica veglia: si fanno due veglie, una più breve per tutti i parrocchiani, che saranno contenti, e dopo tutta la notte facciamo la Veglia, sempre aperta a tutti, per chi vuole restare, aspettando l’alba, pregando.

Ma dobbiamo difendere la Veglia Pasquale così com’è, perché non basta dire: “Sì, ma anche noi facciamo tutte le letture”! Non si tratta di questo, si tratta di poter trasmettere la fede, di dare in questa notte gloria a Dio per quello che ha fatto nella nostra vita e passare la fede ai bambini."
"Le due specie ci devono essere. Punto. Daje de bottija,
e non fate come i noncatechizzatih che noncapisconoh
- ma sono contentih nella loro ignoranzah"

"La comunione sotto le due specie, con il vino, i canti: tutto è un’opera d’arte e non è che puoi fare un mix... Questo era per incoraggiare i responsabili e i catechisti, perché dove ci sono problemi vadano a dialogare, a parlare con coraggio..."

Bastano i grassetti vero, non è che dobbiamo pure commentare?
Sì?!! Dobbiamo commentare?! Allora te lo commenta Kiko questo ultimo paragrafo:

A pag. 12 Kiko ti spiega che:



"Questa è una notte 
in cui non si può dormire."


Vabbè, almeno le buffonate kike dell'ascensore pasquale non dobbiamo ripeterle, speriamo.


Ascensión quest'anno ha un sacco di spazio ma lo spreca tutto in "comedicevakiíko", "comedicevacármen". Si passa tutto il mamotreto lucidando i sacri mastodonti - ormai cristallizzati nel mito dell'immaginario collettivo del gruppo - e spingendo ripetutamente i fratelli a fare lo stesso.
I detrattori possono quindi scegliere se essere più irritati dai due eretici, oppure da lei che offre i fratelli agli idoli, in schiavitù mentale. 

A pag. 10 arriva il richiamo ascensionale al dovere di onorare le tradizioni neocatecumenali: i mamotreti con le "catechesi(ma sono sempre tenuti segreti oppure ormai lo sanno tutti i fratelli, che questi copioni esistono?) e l'"approvazione". 

"Quando Mario ha citato il Cardinale Cantalamessa, che ha detto che la causa della mondanizzazione della Chiesa è la crisi della fede, io ho detto a Mario che per noi questa è la prima lezione della scuola: è quello che ascoltiamo appena entriamo in cammino. Nella 3a e 4a catechesi iniziale, profeticamente, 60 anni fa, Kiko e Carmen già parlavano di questo pericolo per la Chiesa, e a volte qualche catechista dice: “Ma no, ma queste catechesi sono già superate...*”, ma vedete che non è così: queste catechesi, giustamente, danno la risposta a quello che adesso stiamo vivendo.

Quando negli anni 60-70 le Chiese ancora erano piene, nessuno credeva a questa visione della Chiesa, che Kiko e Carmen avevano intuito**. Adesso abbiamo visto che sono stati veri profeti! Allora è importante che soprattutto i catechisti - e ci sono tanti catechisti nuovi, che grazie a Dio ci aiutano a rinnovare le équipe - preparino bene le catechesi; 
anche quei catechisti che stanno formando i nuovi è importante che insegnino a preparare bene le catechesi. Questo è fondamentale perché se no, non si capiscono queste catechesi: hanno una ricchezza teologica che bisogna scoprire, ma se non si preparano bene non si scopre."

* leggi pure : "massacrate di correzioni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede"

** "Kiko e Carmen avevano intuìto", ma senti tu, che facce di bronzo di ipocritoni, ma se è proprio per colpa di questi due, che dalle parrocchie neocatecumenalizzate sono scappati i fedeli. Le innovaglie, sono ormai anti(ki)kaglie, e la neo-mitologia degli eredi fa passare i due filibustieri per antichi profeti. E su cosa contano, per convincere la gente? Sulla completa assenza di senso della farsa...

"correzioni della CdF alle catechesi neocatecumenaliiiiiiii....!!!"

"Anche perché noi come catechisti abbiamo una grazia, un’elezione grande che ci ha fatto il Signore, che ci dà di portare avanti quello che hanno ricevuto da Dio Kiko e Carmen: l’ha ispirato loro lo Spirito Santo e la Chiesa l’ha confermato. Vi ricordo - lo sapete già voi catechisti più vecchi, ma è importante ricordarlo - che questi mamotreti, tutte le catechesi, il Direttorio catechetico del Cammino è stato studiato e approvato dalla Chiesa, l’hanno studiato seriamente cinque congregazioni, esattamente cinque dicasteri: il Dicastero della Fede, il Dicastero dei Laici, il Dicastero del Culto, il Dicastero dell’Educazione Cattolica e il Dicastero del Clero durante sei anni: un gruppo di teologi di ogni congregazione hanno studiato tutte le catechesi di Kiko e Carmen e hanno dato una vera laudatio di queste catechesi, hanno visto che erano veramente ispirate dallo Spirito Santo e che avevano una grande ricchezza teologica, biblica, che stanno all’interno della tradizione della Chiesa e della fede; hanno anche detto che hanno un linguaggio moderno, esistenziale, capace di arrivare all’uomo di oggi."
un linguaggio moderno esi(sten)ziale, come questo
"Per questo abbiamo come una responsabilità di trasmettere questo, è vero che un catechista lo trasmette soprattutto con la sua vita e la cosa più importante è la nostra vita, l’essere testimoni di quello che diciamo, ossia che la nostra bocca e il nostro cuore sia una sola cosa, ma abbiamo anche una responsabilità di trasmettere, di preparare bene, di trasmettere questa ricchezza teologica che Dio ha voluto dare a Kiko e Carmen e con loro a noi. 
Bene, questo è per incoraggiare le équipes di nuovi catechisti e anche i più anziani, che, anche se a volte sono un po’ stanchi di preparare, è sempre bene farlo, perché ogni volta che uno approfondisce una catechesi scopre sempre nuovi tesori [LINK]" 


"Che opera di propaganda! Bravissimi!
Stavolta vi siete veramente superati 
e avete superato persino me!"
Parola di KJU

7 Pagine di Kiko, dalla 12 alla 18: vabbè, le solite cose che predica sempre Kiko, basta averlo sentito una volta: 
l'altro è la croce, morire all'altro, il divorzio, la morte, Dio opera, questa generazione, l'Egitto, il Faraone, i rabbini, tu sei un superbo, il peccato, la morte, la risurrezione, il battesimo, l'ateismo delle nazioni, la morte, il kerigma, ilconcìlio (cioè il Vaticano II), le sofferenze, la fossa della morte, la festa, il banchetto, la morte, la risurrezione;
insomma, le solite cose, come le dice lui, nella relazione causa-effetto che vuole lui e che non c'entrano un accidenti col Catechismo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.


Ah sapete cosa manca? Un qualsiasi riferimento a la càusa de cànonisasión de la Càrmen.
Esimio Puntini, sei in giro? Stai leggendo? C'è una mezza paginetta di mamotretino da compilare, scrivi pure qui, visto che loro non lo fanno:





<spazio lasciato intenzionalmente libero per i miracoli di Puntini, non scrivete qui, gli altri>






E vediamo, se riusciamo a farla canonizzare, finalmente! Poi il santino lo incollo nel Grande Album P4n1n1 degli Eretici


E lo sfogone di Padre Mario contro ChatGPT, a Pag. 8 (con la risposta di ChatGPT per il Padre Mario):
"Ogni volta che apro il mio computer si apre una pagina che mi chiede se voglio entrare nel GPT che è una pagina di ricerca artificiale, ma pericoloso."

Sui timori di Padre Mario abbiamo interpellato direttamente la AI in questione. Per favore, qualcuno faccia pervenire a Padre Mario la risposta che ChatGPT gli ha indirizzato, così non si spaventa più.

E dopo questa risposta, il prossimo mamotreto stagionale lo scrive ChatGPT, scommettiamo.

PS al Padre Mario ditegli piuttosto che, se ogni volta che accende il computer "gli si apre una pagina..." forse è davvero ora che faccia vedere il suo computer a qualcuno che sa cose di computer.


¡ 🔔 Missione estiva di evangelizzazione 2 a 2 dei giovani (maggiorenni) 🔔 !

Cari giovani, preparatevi! Se siete maggiorenni, Ascensión vi spedisce alle missioni 2 a 2, ad annunciare il Vangelo. È previsto per questa estate, durante un pellegrinaggio. Se i responsabili vi prospettano un pellegrinaggio estivo come una bellissima sorpresa, sappiate che la missione 2 a 2 vi è inclusa, anche se loro non ve lo dicono. 

Per pararvi le terga, potete rispondergli che per quel periodo avete già prenotato all'Elba! Poi invece che andare all'Elba (fosse mai che i catechisti vi cerchino lì), potete venire a Sgrugnàno Tirrèno, al campo estivo della setta Acqua Nuova, che quest'anno c'è FungKu come Somaro di Spiaggia Bagnino. Oppure andate ad un vero pellegrinaggio, uno in cui siete liberi, e non utilizzati come Testimoni del Genoa, se giustamente non volete, e come vi capisco.

A pag. 18:
"Se nel pellegrinaggio di questa estate, volete fare con i giovani l’esperienza di andare due a due ad annunciare il vangelo, potete farlo per 1, 2 o 3 giorni, come volete, ma con i maggiorenni. 
Intanto con i minori si organizza un pelegrinaggio a piedi o altre attività. Se qualche minore vuole fare l’esperienza del due in due, dovrà ottenere prima il permesso dei genitori e dovrete metterli poi insieme a qualcuno dei giovani più adulti, cioè due adulti e un minore, mai un minore e un adulto. Potete fare il pellegrinaggio in estate nella data che vi sembra più opportuna."

Mai un minore ed un adulto... ma lo sentite anche voi, un rumore come di crepitio di coda di paglia che brucia? Allora, viste le idee che girano in Cammino sul non denunciare porconi e suìnidi varii, noi vorremmo scrivere nel mamotreto di non mettere mai Susanna insieme coi vecchioni, manco se Susanna ha 20, 25, 30 anni etc. Ma questo lo diciamo a Susanna, perché tanto i vecchioni, presi come sono dalle passioni della vecchiaia, manco ci ascoltano.

Riassumiamo quindi queste 20 pagine con una citazione storica, epica, lirica, di Padre Mario. 

A pag. 8 :

"Allo stesso tempo, noi in Occidente siamo sottoposti a una persecuzione che non è così evidente e sanguinosa, ma con guanti di velluto. Attraverso una cultura che cerca di ridicolizzare e uccidere la fede cristiana."


Habemus l'Annuncio Neocatecumenale de Pasqua Neocatecumenale 2024

Allora, di già ve lo dico che queste 20 pagine fanno 🤮

Eccovi una parte scabrosa, tanto per sgradire :

Parlando dei pellegrini e dei pellegrinaggi vi invitiamo a non avere paura di andare in Israele, perché tutti ascoltiamo costantemente informazioni sulla guerra, però Rino e gli altri fratelli, che stanno sul posto, ci hanno detto che la guerra è solamente a Gaza e le comunità che stanno andando per la fine del Cammino - già da Natale hanno ripreso - sono felicissime perché tutto è vuoto, non c’è bisogno di fare la fila, puoi stare al Santo Sepolcro tutto il tempo che vuoi e sono felicissimi in questo tempo senza tanti turisti e allora vi incoraggiamo a riprendere i pellegrinaggi in Israele senza paura.


(intanto a Gaza)

e qui a questo link il resto (e poi basta con ste kikate perché la Settimana Santa è sacra)

10 ottobre 2023

Il Cammino Neocatecumenale spiegato ai Cattolici Romani nella loro lingua ufficiale

che è il Latino, ma nella variante Latinorum di Puntini detto Puntinibus (noto filosofo, poeta, pensatore, sostenitore del Cammino, detrattore del Cammino e troll benigno di Internet, attivo soprattutto dove si parla di Cammino Neocatecumenale). 

Eccolo in un momento della quotidianità, rivestito del suo manto puntinato, mentre interferisce, con indefessa solerzia, in una delicata operazione fotografica:
"Ma che fai?????????????????????? Vuoi forse fare una foto?????????? Obiettivo............................... Filtro......................................... Non scattare..........................................................."


Ma veniamo alla descrizione del Cammino secondo il nostro filosofo che, nell' amenità delle sue esternazioni, ne coglie sempre gli aspetti peculiari (et, ridendo, castigat Kikum):


 

1. Si vir probo intra in Camminum Neocatecumenalorum, sicurus est qui salvet animan suam, sed restat in Ecclesiam diventat cristianuccium domenicae et securus est qui precipitat in Inferum

2. Beatus vir qui audet frasem Kiki Arguelli, certus est qui se salvet cum alteros frates ad grappulum
3. Si vir battezatus est intra in Ecclesia certiter, sed intra in Camminum Neocatecumenalorum melium est per issum 
4. Si Pontifex Maximus scribet enciclicam fideles debunt abscultare, sed scribet Kikus Arguellus debunt obbedire, in altrum casum rovinatus est per omnia secula seculorum
5. Si fideles partecipant ad missam, si est missa in latinorum non recepiscunt nihil, sed partecipant ad missam Camminorum Neocatecumenalorum felix sunt quia ballant in circulun altaris battentes manes ad finis missae
 


 



Qui nella nostra traduzione (+ commenti tra parentesi):

1. Se un uomo integro entra nel Cammino è sicuro che si salva l'anima ma se resta nella Chiesa è sicuro che diventa un cristianuccio della Domenica e precipita nell'inferno ("Extra Camminum Nulla Salus", ti diranno i catechisti ad un certo punto)
2. Beato l'uomo che ode la parola di Kiko Arguello, sicuramente si salva insieme agli altri fratelli a grappolo (Cioè "Ci si salva tutti insieme con la comunità, o niente!", ti dicono i catechisti)
3. Se un uomo viene battezzato entra certamente a far parte della Chiesa ma se entra nel Cammino Neocatecumenale è meglio per lui (Per forza, altrimenti che "Cammino Superiore" è?)
4. Se il Sommo Pontefice scrive un'enciclica, i fedeli debbono ascoltare ma se scrive Kiko Arguello debbono obbedire altrimenti sono rovinati nei secoli dei secoli (ma anche nel secolo presente, secondo le voci che fuoriescono dalle comunità)
5. Se i fedeli partecipano alla Messa, se la Messa è in latino non capiscono niente, ma se partecipano alla Messa del Cammino Neocatecumenale sono felici perché ballano intorno all'altare battendo le mani alla fine della Messa (perché l'importante è che sia dato il "segno della comunità", con buona pace dell'abuso liturgico ed eucaristico)

Potete trovare il Puntini come fosse Pollicino, seguendo gli esuberi di punteggiatura che lascia nella maggior parte dei suoi commenti (non questo, evidentemente). Quando lo trovate, ditegli pure che è pronta la cena e che se non si sbriga si fredda la minestra.


sempre che i puntini non siano commestibili...................... (cit.)

27 settembre 2023

"Scrivilo sui muuuuri see....

vorrai qualcuno un giorno accanto a teeee
che non pretenda di essere il migliore" (cit. Vasco Rossi)


(e questo è sicuramente un ottimo candidato senza pretese)


sul muro a fronte lui risponderàaaaa
sono andato in Comunitàaaa
ci ha fatto incontraaaaare ìl Signóree


Il marito, la moglie, portateveli da casa, non ci mettete di mezzo i catechisti neocatecumenali a fare da sensali, che poi non ve li scrollate più dal vostro matrimonio!

26 settembre 2023

Siamo in periodo di catechesi iniziali...

...e mi tornano in mente i racconti di FAV (acronimo del suo nome Fallacio Asino Vinicio) che, qualcuno lo sa qualcuno no, siamo stati compagni di banco per 5 anni alle medie e 8 alle superiori. A un certo punto FAV mi lascia il calcetto e mi entra nel Cammino Neocatecumenale. Non vi dico il malumore. Comunque, FAV va a queste catechesi iniziali in parrocchia, mentre noi tutti eravamo già andati a quelle finali. Ma le sedie non erano ancora in plexiglass rinforzato firmato Koko. 



Insomma, FAV è rimasto incastrato in una di ste sedie delle salette parrocchiali e i catechisti neocatecumenali hanno dovuto liberarlo! È diventato l'eroe della Catechesi Su Abramo e l'ha menata per settimane con sta storia del salvataggio!

Ciao FAV se passi di qua! Spero che tu stia bene e che smetterai di tifare Sangiorgese per tifare la squadra giusta!

Anche noi della Samp esprimiamo la nostra fede ovunque passiamo,
mica solo nel Cammino!
(E abbiamo occhio per i colori, più di Koko, che vabbè ci vuol poco)

04 giugno 2023

STAGIONE DI SALDI ALLA KIKEA


Esimii Lettori,
anche se sono neocatecumenale di dubbio rango* sono riuscito ad infiltrarmi tra gli Agenti Volantinatori per la Kikea che, come quasi tutti sanno, è il megastore di oggetti kiki a produzione kika (cioè di Kiko) e acquistandi (dal latino "che devono forzatamente essere acquistati, pena esclusione dal Cammino") dai Kikos.

Per aumentare la possibilità di farmi corrispondere il compenso pattuito prima che mi individuino come agente esterno, che mi cazzino e che mi buttino fuori senza darmi un soldo, spiffero in tutti i modi le novità. Se comprate alla Kikea, poi forse mi pagano!


*Sto alla Tappa della Sgangherazzio, una tappa negativa, cioè prima del punto zero che sono le Catechesi Iniziali Per Adulti, ma anche Giovani e Meno Giovani e ormai anche Vicini Di Casa e Ospiti Da Varazze, Insomma Qualcuno! Alla Tappa della Sgangherazzio ci vai quando ti buttano fuori dalle Catechesi Iniziali per Adulti [etc.] perché hai chiesto davanti a tutti quanto dura il Cammino, dove posso trovare i Mamotreti Segreti dal Padre Nostro in poi, e quand'è che si inizia a pagare la decima e a quanto ammonta che devo fare un preventivo. E vabbè me ne torno a Varazze, fosse un brutto posto mi potrebbe dispiacere, e invece.

Ma veniamo al dunque!!



Il primo articolo in sconto è la borsa da pellegrinaggio con già dentro il libro del pellegrinaggio in Terra santa. Voi la comprate, andate in terra Santa e, quando incontrate uno con la stessa borsa, sapete che anche lui fa il Cammino! Un articolo indispensabile! Molto pratico e certamente più discreto del bandierone (che attira i buuuuu di tutti), ma più visibile del grosso anello da massoni.





Il valore di una comunità si riconosce dal numero di tappeti nelle salette - e nella chiesa, se siete riusciti a colonizzarla - che non sono mai troppi. E, visto che ogni tanto qualcuno di questi tappeti si scopre tappeto volante e prende la via della finestra, quale migliore occasione degli sconti estivi per acquistare un nuovo tappeto per il girogirotondo del Dajenù? Fate girare il sacco nero in comunità per garantirvi l'acquisto di questo fantastico articolo!





È stagione di bonghi! Comprateli, che poi potete portarli non solo in comunità ma pure al parco pubblico. Andate ed adoperate la vostra capacità dissacratoria neocatecumenale per fare la concorrenza a tutti gli altri *** che pensano che ci sono solo loro, al parco.




Un fortissimo sconto anche sul verticalizzatore di chitarre, per gli amanti del liturgicamente corretto. Accorrete e dotatevi di questo strumento di ortodossia liturgica. E se qualcuno invece di suonare zappa, acquisti il prodotto lo stesso e non si preoccupi: il rumore di zappate scompare nel coro delle venticinque chitarre d'ordinanza.





Siete neocatecumenali - e quindi detestate le panche con l'inginocchiatoio fascio-medievale ipocrita - ma vi piace avere il didietro ben piantato sulla vostra bella sedia, singola e richiudibile! E per il benessere del vostro didietro spirituale, la Kikea offre grossi sconti sulle sedie in plexiglass, approfittate dell'occasione fino ad esaurimento scorte! E non dimenticate il detergente Kikea a base di alcool, che per il plexiglass è notoriamente un toccasana!







Il prossimo articolo è una kikona che alla Kikea vi tirano letteralmente dietro! L'unico problema che avrete con questo acquisto saranno due: 1. La sfortuna che vi porta se non lo guardate con gli occhialini della piscina riempiti di Acqua Santa, e 2. Rivenderlo non sarà facile. Ebbene, anche voi dovrete pagare per liberarvene. È il prezzo da pagare per questa pregiata opera d'arte, unica nel suo genere e anche in molti altri generi non suoi.

( E COME MAI AVRESTE VOLUTO VEDERLA)




Solo alla Kikea trovate in sovrabbondanza numerosi articoli ebraici, che mai e poi mai, girando per i corridoi del magazzino, capiresti che il Cammino è al servizio dei Vescovi. E infatti capita di incontrarci anche dei Rabbini disorientati, persi tra kippah, rosarii, tallit e pissidi, che chiedono ai fratelli neocatecumenali in tuta gialloblu a quale corrente rabbinica appartenga la Kikea.





Quale migliore stagione dell'estate per dimostrare a noi stessi ed agli altri che l'uomo non può non peccare? Aspettando il mese di agosto moglie mia non ti conosco, il bravo neocatecumenale si prepara studiando diligentemente sul manuale Edizioni Kikea! Perché, come diceva il buon vecchio Lutèro predecessore di Kiko, "pecca fortiter sed crede fortius!" (pecca fortemente ma più fortemente credi). Approfittate quindi della forte riduzione!







E per finire, un saggio sulla vita del mondo che verrà. Perché nel suo angolo culturale, la Kikea non ha mica in serbo un solo libro! Non ci credete, vero? E invece sì, eccovene subito un secondo:





E per continuare dopo aver finito, non poteva mancare il kit "Canonizza anche tu la tua fondatrice"! Puntini! Stai leggendo? Reggiti forte che la Kikea ha messo in kikosconto l'artiglieria pesante: il quaderno per scrivere i Miracoli di Carmensita. Procedamos con la Canonisasion!





Ebbene, per il volantinaggio è tutto! Grazie della gentile attenzione e comprate, comprate, comprate alla Kikea, che così forse mi pagano pure a me.
Cordialità, FungKu



24 agosto 2022

Hit-Parade di kikokanti - Quella volta che Kiko si è messo nella verità,

e ci si è messo talmente tanto che ne avanzarono dodici ceste!



Ci si è messo da solo, nella verità, non è che ce l'ha spinto qualche fratello!

01 agosto 2022

La tappa di Loreto e la devozione alla Santa Madre di Dio (estratti dal mamotreto del 1982)


Il rapporto con la Santa Madre di Dio è carattere distintivo inconfondibile di tutti i santi.

Vogliamo addentrarci con Kiko nella Tappa detta di Loreto, quando nel Cammino Neocatecumenale finalmente ‘si consegna’ la Vergine Maria ai fratelli di comunità, arrivati oramai agli ultimissimi passaggi del loro itinerario. La Tappa è collocata tra il primo e il terzo Padre Nostro. Dopo c’è solo l’Elezione e il rinnovamento solenne delle promesse battesimali. E il Cammino è finito.
Si impiegano in media 20 anni o più. E per andare a Loreto non meno di 15 anni.


Di seguito, proponiamo estratti dal mamotreto pubblicato il 1995, contenente il meglio delle catechesi di Kiko - tra il 1981 e il 1994 - alle comunità dipendenti direttamente dall’equipe degli Iniziatori; mamotreto ad uso esclusivo dei catechisti del cammino, da riportare fedelmente alle loro comunità. Sono gli estratti che maggiormente ci hanno impressionato da un lato, dall’altro che delineano con precisione il rapporto autentico di Kiko Arguello con la Vergine Santa.

Egli ha sempre dichiarato apertamente che il C.N. è stato ispirato direttamente da Lei, dalla Madonna, in una memorabile visione: sensitiva, intellettuale, o forse semplicemente una locuzione interiore?
(Le versioni sono state molteplici e si sono succedute negli anni secondo la convenienza del momento. Ad oggi, nonostante gli innumerevoli racconti kikiani, non è ancora dato conoscerne la natura con precisione.) 
 
Madonna di Loreto - Altare nella Santa Casa

Kiko ha apertamente disprezzato ogni forma di culto mariano tradizionale e trovato insopportabili i Santuari a Lei dedicati. Questo è un dato incontestabile. Kiko definisce “orribile e grandissimo” il Santuario di Pompei così come inutile e banale, se non fuorviante proprio per la richiesta ‘seriale’ di grazie e miracoli, Lourdes. Fatima non l’ha mai attaccata frontalmente. Lo si comprende, per la rilevanza che ha avuto per G.P.II. Infine, la Madonna di Loreto per Kiko, un “pezzo di legno scuro”.

Meraviglioso primo piano del Volto della Statua della Madonna di Loreto

Intanto i “Messaggi” della Madonna, dovunque nel mondo, sono sempre perfettamente sovrapponibili: la Mamma Celeste si rivela preferibilmente a bambini, chiede la costruzione di un Tempio a Lei dedicato, invita alla preghiera del Rosario e alla mortificazione, per la conversione dei peccatori e per la Pace nel mondo. La Madonna lascia a bambini piccolissimi dettagliate profezie da trasferire fedelmente ai Pastori della Chiesa. Ha fiducia in loro. Non certo parla di “piccole comunità” in cui, prima di applicarsi alla preghiera mariana per eccellenza, necessita fare un catecumenato che porti alla “fede adulta”. Non rimanda i veggenti a Kiko e Carmen dicendo loro: “Ci rivediamo fra una quindicina d’anni”.

E’ d’obbligo chiedersi il perché la Madonna faccia cadere da sempre la sua scelta su bambini anche ignoranti, poveri sempre, umili. Ma che cosa ha a che fare la Madonna con quella rappresentata da Kiko? Nulla di nulla.

qui riassunti i canoni della bellezza per Kiko
 
E Kiko, diciamola tutta, solo a guardare le statue di Maria ne prova disgusto, per tutte indistintamente. Entrare nei Santuari a Lei dedicati ed eretti in Suo onore è per lui insopportabile, cosa che confessa apertamente. La visita ai Santuari ha sempre provocato in Kiko un’irrefrenabile sentimento di disprezzo, offendendo tutti indistintamente il suo “senso estetico” sublime (è da aggiungere che lo stesso giudizio esprime nei confronti della stessa Basilica di San Pietro!).

Dall' "Incontro di Kiko e Carmen con una comunità dopo il Pellegrinaggio di Loreto" - Roma, 16 dicembre 1981 (pag.30).

"Vedrete come la Vergine Maria è stata dietro a tutto. Io mi ricordo che Paolo VI ci ha ricevuto ed ha parlato la prima volta del Cammino il giorno 8 maggio, giorno della Madonna di Pompei. Un piccolo segno. Dio ha messo qui come segretario della Congregazione del Clero, che ci aiuta e ci difende, l’incaricato del Santuario di Pompei. Dietro a una serie di cose c’è Maria. Arriviamo a Roma e Torregiani, come prima cosa, ci invita ad affidare tutto il Cammino alla Madonna di Pompei, tutta la nostra missione: “Voi potete fondare comunità chiedendolo alla Madonna”. Allora per prima cosa ci porta a Napoli e andiamo al Santuario di Pompei, che ci è parso orribile e grandissimo… E ne abbiamo fatta di strada!"


Procediamo di seguito con gli estratti:

PELLEGRINAGGIO A ROMA E A LORETO. Domenica 13 dicembre 1987 - Pag. 45/46 -

Le due Madonne:

“...noi non crediamo negli idoli. La Madonna che c’è nella Casetta è un pezzo di legno scuro che hanno rifatto di recente perché l’immagine antica si è bruciata. Noi crediamo nella Madonna, Madre di Gesù, non diciamo: “Ah, io sono devoto della Madonna di Loreto, io sono devoto della Madonna del Perpetuo Soccorso….”. "Sì, puoi essere devoto di quello che vuoi ma sono sempre rappresentazioni dell’unica Madre di Gesù”.
Che non succeda come in un paese in Spagna, dove ci sono due Madonne e si passa nel codice genetico, di padre in figlio, l’amore alla propria Madonna e l’odio all’altra Madonna. E quando arriva la festa, succede un macello: si menano, si distruggono a vicenda, c’è una spaccatura totale del paese. Da secoli stanno in questa situazione: il paese è diviso in due Madonne, e non c’è verso di arrivare a un’intesa. “Guai a chi tocca la mia Madonna!”, ti uccidono, ti tagliano la mano! “La Madonna dell’altro non vale niente, questa sì che è autentica!”
Il miracolo è stato che il parroco ha chiesto le catechesi e nella comunità ci sono fratelli di entrambe le Madonne. Il prodigio è che lì non ci sono più due Madonne ma una: la Madre di Gesù.”

Il caso del "paese delle due Madonne" è il primo esempio che viene in mente a Kiko nello svolgimento della sua catechesi mariana.
Sorprende che, con tanti Santuari Mariani sparsi per il mondo, Kiko non trovi nulla di meglio da raccontare che questo caso estremo, per rendere gloria alla Madre di Gesù? (certo che tipi stì spagnoli!) O piuttosto per rendere gloria a se stesso? Difatti una situazione incancrenita, vecchia di anni se non di secoli – da codice genetico – viene risolta di pronto dall’avvento delle comunità neocatecumenali nella parrocchia… Poteva mancare?

La Madonna? “un pezzo di legno scuro”:

Torna a parlare di Loreto ma, come leggerete nel prossimo estratto, anche il “pezzo di legno scuro” cede il passo (come le due Madonne) al primato del Cammino (pag.46):
“Allora qui a Loreto si conserva la Casa di Nazareth, il catecumenium di Gesù, il posto dove Gesù Cristo è diventato adulto"
(ndr. apprendiamo con stupore che anche Gesù ha avuto bisogno del catecumenato)
 
Madonna del Santo Rosario di Pompei, ora pro nobis!
Statuetta artistica del Bambin Gesù nella mangiatoia


“Con tutto questo voglio dire che Dio aveva già tutto programmato, aveva un disegno che noi stiamo scoprendo poco a poco. Il disegno della Casa di Nazareth, il fare comunità nelle baracche come la Sacra Famiglia di Nazareth, Patrizio e Marisa a cui Dio stava muovendo il cuore nella loro libertà: Dio pensava già di fare qui qualcosa… le costruzioni che abbiamo fatte secondo i nostri mezzi; però sono estetiche perché l’arte è sempre un’espressione dell’amore.
Quando la Chiesa è in un momento di decadenza si vedono cose orribili: se volete vedere la decadenza della liturgia andate nei negozi dove vendono arredi liturgici e vedrete Bambini Gesù paciocconi, pupazzi orribili. E’ una cosa tremenda, viene da pensare: se questa è la Chiesa mi faccio musulmano! Se gli artisti cattolici arrivano a questo, a fare queste immagini sdolcinate di Gesù…! Non ci sono più libri liturgici, non c’è più bellezza nelle cose. Noi stamo cercando di fare qualcosa in questo senso…”
(ndr. e continua così a sproloquiare, dal “pezzo di legno scuro" alle "immagini sdolcinate"; tutto un orrore)

Della demolizione del “devozionismo”:

Procede ora con la demolizione sistematica di ogni altro approccio alla Madonna che non sia quello neocatecumenale (pag.49)

“Ma attenzione: per ricevere la Madonna come tua madre in casa tua devi essere discepolo, e avere imparato a stare sotto la croce….
Noi non cominciamo dalla Madonna, facendo un devozionismo – “Fiori a Maria, che buona Mamma mia!” -, si può anche fare: “A Gesù per Maria”.
Si può anche cominciare così, ma sono altre cose per gente molto pia, molto cristiana.
Noi abbiamo cominciato con il Kerigma….
...Per presentarvi la Vergine Maria non c’è bisogno di trovare un’icona particolare né un’apparizione – che sono anche cose necessarie, che la Madonna utilizza per aiutare la religiosità della gente – voi avete un fatto molto più importante: avete l’esperienza della vostra storia, di quello che la Chiesa ha fatto con voi fino ad oggi.
La Vergine Maria è quella che si è presa cura di voi, da quando avete ascoltato il Kerigma fino ad oggi."

(ndr. chi se non Kiko e i kikatekisti si son 'presi cura'? Si attua qui la piena identficazione di Kiko con la Madonna, come ha fatto con il Signore Gesù e prima ancora con Mosè, con Elia, con San Giovanni Battista, con San Paolo, ecc.)

"Anche il C.N. è stato una grazia della Vergine Maria: sapete che abbiamo avuto un incontro – diciamo così, non voglio spiegare troppo questo – in cui la Vergine Maria ci ha detto di fare piccole comunità come la Sacra Famiglia di Nazareth.
Ossia il C.N. è una rivelazione della Vergine Maria a noi per portarlo alla Chiesa…”

Lentissima "progressione" neocatecumenale:

Ora Kiko tenta di spiegare perché ha atteso tanto per rivelare ai neocatecumenali la Madre (pag.50)

“...forse qui c’è qualcuno che era molto lontano dalla Chiesa e gli dava ai nervi tutto quel devozionismo alla Vergine Maria, anche perché dietro il devozionismo c’è gente molto nevrotica, mammista, fanatica, c’è di tutto!
C’erano preti mezzo pazzi che deviavano anche la devozione alla Madonna, c’era di tutto anche in reazione alla controversia protestante ... Si faceva poco meno che una specie di idolatria della Vergine…
La Vergine Maria attraverso noi, vostri catechisti, vi ha insegnato ad OBBEDIRE…
Per questo dicevo che tutto quello che avete ricevuto dal Cammino lo avete ricevuto da Maria, vostra Madre. Un bambino che sta nella pancia non conosce sua madre, eppure riceve da lei tutto… quando diventa più grande impara a dire “Mamma”…
Voi siete già grandicelli, cominciate a camminare da soli,… adesso vi si può insegnare: “Questa è tua Madre chiamala!…”


Ultimo estratto, tratto da:

“Incontro di Kiko e Carmen con una comunità dopo il Pellegrinaggio a Loreto" - Roma, 16 dicembre 1981 (ndr. questa è la prima volta che Kiko fa questa tappa) (pag.21-22)

Autolegittimazione, interpretazioni in libertà:

Kiko rispiega la genesi del Centro di Porto San Giorgio; tutto un disegno di Dio quello di chiamare proprio Patrizio e Marisa che risiedevano tanto vicino alla Santa Casa di Nazareth.

“...tutte cose che indicano come sia vero il Cammino.
Fatto sta che Dio ha pensato già le cose in modo che avvenisse vicino a Loreto. Il nostro Cammino ha a che vedere con la Famiglia di Nazareth”

E di nuovo racconta della sua 'ispirazione'.

Da Incontro di Kiko e Carmen con una comunità dopo il Pellegrinaggio di Loreto (Roma, 16 dicembre 1981)

Ancora sul 'devozionismo':

Senza il Kerigma, nulla di buono. (pag.28)

“Il problema è che sostenere il cristianesimo su devozioni è assurdo. Le devozioni non servono se non c’è una base catechetica vera. Andare ai Santuari, andare a Lourdes, pregare il rosario: queste cose non sostengono sufficientemente, se manca il Kerigma, la gestazione della fede, la gente va a Lordes, si emoziona, si commuove e dopo 15 giorni pecca andando con la segretaria a far l’amore e non gliene importa. Ma è chiaro, fuori dubbio! Manca la catechesi seria, la gestazione, tutto l’arco della gestazione della fede che stiamo facendo noi.
Ma questo non vuol dire assolutamente che andare a Lourdes sia una cosa assurda né che pregare il rosario sia fasullo. Mantenere solo quello del cristianesimo non basta ed equivale a dire che hanno ragione i pagani a dire che quella gente è bigotta, cioè che basa la sua spiritualità su cose accessorie e che non hanno un fondamento nella sua vita, poiché dopo, alla verifica è ipocrita, gente che non ti aiuta (ti aiuta più un pagano anche se il bigotto tocca tutti i giorni i santi in chiesa). Hanno ragione è la verità. La colpa non l’hanno le forme, ladorazione al Santissimo o il rosario. Non è quello, anche queste son cose che aiutano a soffiare il fuoco, ma se non c’è il fuoco che si soffia?”

(ndr. Kiko accusa i bigotti di ipocrisia e di cadere in peccati della carne dopo aver pregato la Vergine con tanto sentimentalismo. Il Kerigma solo salva! E si è ritrovato con un cammino covo di ipocriti che, alla sua sequela, hanno difeso sempre chi peccando gravemente contro il prossimo provoca scandalo).


In chiusura la conclusione finale di Kiko è degna di nota (pag.29)

“Voglio dire che noi abbiamo interpretato queste cose per voi così. Gesù Cristo quando affida sua madre alla chiesa, agli apostoli, gli dà sua madre? Quando lui deve sparire da questo mondo, quando Lui va a morire.
Così voi dovete capire che noi dobbiamo abbandonarvi, vi lasciamo alla Vergine Maria.
Perché? Fino adesso non avevate bisogno della Vergine Maria perché è sempre stata con voi eravate nel suo seno, vi ha dato tutto. Vi ha dato l’essere. "

(ndr. qui l’assimilazione totale di Kiko con la Madonna è allucinante e sfacciata: i "fratelli di comunità" non avevano bisogno di Lei. Attraverso l'"opera" dei catechisti, la Madonna stessa li portava in grembo! Questo lasciano intendere...)

"Adesso siete usciti come adulti, diciamo così, rinnoverete il vostro Battesimo, siete adulti e adesso vi presentiamo colei che vi ha partorito, che è stata la vostra genitrice, che vi ha portato, ha ispirato Kiko, Carmen, è stata sempre vicina a voi. Questo non perché ricorriate a lei quando avete un bisogno, no, ma io non ho detto niente di tutto questo ma tutto il contrario.”

Assolutamente un delirio.

Questa è la dottrina kikiana delle origini, quando anche lui era ancora convinto che il cammino sarebbe finito, le comunità si sarebbero sciolte e lui e gli itineranti sarebbero andati via per sempre, esaurita la missione. Siamo negli anni 80 e avevano davanti la vita intera. Ma poi il tempo vola anche per Kiko e, quando una ad una le comunità cominciavano a sfuggirgli di mano - come fanno i figli una volta adulti che lasciano la casa d'origine - il panico lo ha colto, ha fatto inversione di marcia e non ha più parlato di "abbandonare" niente e nessuno.


La Tappa di Loreto, ennesima passerella neocatecumenale.

A Porto San Giorgio ti raccontano com'è nato il Centro Internazionale Mondiale.
A Loreto ti insegnano il Rosario cantato con melodia kikiana, come se questa sublime preghiera ne avesse bisogno. Mica possono pregarlo come tutti gli altri!
A Loreto poi proseguono con la storia del Santuario solo per enfatizzare la solita domanda: "Perchè gli Angeli hanno trasportato la Santa Casa. proprio lì? Così vicino a Porto San Giorgio? Dove un tal Patrizio riccone si è convertito e ha donato tutto per fare un Centro di convivenze: "Casa degli Itineranti"?

Dio aveva tutto un disegno, nel quale solo loro sono l'unico centro. E così i kikatekisti fanno i fenomeni, sapendo che racconteranno ai fratelli cose sorprendenti.

Altro che battaglia di Lepanto, conversione della Russia, bambini di Fatima e profezie di Pace!

Mentre, come sempre, si sostituiscono al sacro e al divino con i loro deliri fini a se stessi.

 
(Pax)