Leggiamo, da un articolo del "Il Timone" che a Sydney, Australia, domenica 9 marzo 2025 si è registrato presso la cattedrale di St. Mary un record di 384 catecumeni e candidati al rito di elezione, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente.
Ad accompagnarli, 310 padrini e sponsor proveniente da 54 parrocchie.
Simon Yeak, addetto alla supervisione del Rito d’iniziazione cristiana degli adulti (RICA) nell’arcidiocesi degli ultimi cinque anni, ha descritto l’esperienza come «diversa da qualsiasi cosa di cui abbia mai fatto parte», per poi commentare: «Non avrei mai potuto prevedere l’aumento del numero di convertiti che entrano nella Chiesa, ed è davvero una testimonianza per mostrare dove siamo come Chiesa qui a Sydney».
È stato un momento trionfante, un segno per tutto il Paese una prova del grande affiatamento all'interno dei gruppi RICA (Rito d’iniziazione cristiana degli adulti) delle parrocchie, rafforzati da mesi di condivisione di fede e di formazione.
La processione d’ingresso è iniziata alle due del pomeriggio, accolta dall’arcivescovo Anthony Fisher OP che ha dato il benvenuto ai battezzandi uno a uno insieme ai padrini e sponsor, come si farebbe in famiglia.
L’arcivescovo ha poi rassicurato coloro che stanno per entrare nella fede e coloro che stanno camminando insieme a loro, sul fatto che, pur abbracciando l’abnegazione, non siamo soli in questo viaggio: Cristo è con noi per guidarci a vivere una vita cristiana autentica attraverso il pentimento e guardando sempre a Lui. Quando poi l’arcivescovo ha concluso con un caloroso: «Benvenuti nella Chiesa cattolica», l’assemblea è esplosa in un applauso fragoroso in attesa della piena iniziazione che avverrà a Pasqua.
Particolarmente toccante per i catecumeni è stato il momento in cui i loro nomi sono stati scritti nel Libro degli Eletti. «Ora sono eletti», ha spiegato Yeak, «appartengono alla Chiesa».
Racconta il catecumeno Matthew Murray «Il senso di comunità è qualcosa che non ho mai sperimentato prima […] la Chiesa è un posto fantastico».
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Rito dell'Elezione Messa 2025. Immagine di Giovanni Portelli Photography © 2025 |
Da questa lettura ci viene confermato cosa la Chiesa intende come cammino di iniziazione: un periodo limitato (sappiamo che al massimo prevede due anni di formazione), scandito da diversi riti (vedi la consegna del Credo, del Padre Nostro, l'elezione) celebrati in chiesa per scandire le tappe del percorso formativo dei catecumeni.
Kiko Argüello Carmen Hernandez invece hanno utilizzato il cammino di fede tracciato nel documento del RICA (Rito d’iniziazione cristiana degli adulti che vogliono ricevere il battesimo) per creare un percorso di formazione per già battezzati -che vengono però trattati come se non lo fossero- che dura tutta la vita, allontana dalla Chiesa, comporta grandi esborsi economici, obbliga a una fede cieca ai propri catechisti.
Le fasi e gli strumenti previsti dal percorso catecumenale del RICA vengono poi totalmente travisati.
Pensiamo per esempio agli SCRUTINI.
Gli scrutini nel Cammino neocatecumenale sono dei veri e propri interrogatori svolti dai catechisti (laici senza nessuna specifica preparazione teologica o psicologica) davanti a tutta la comunità riunita, senza rispetto della privacy e del foro interno, in cui viene richiesto di rispondere anche di peccati personali e/o sessuali, di scelte professionali e familiari, della gestione del proprio tempo e dei propri soldi, dell'educazione dei figli.
INVECE:
Gli "scrutini" previsti dal RICA si celebrano di domenica, nella liturgia della Messa.
Mettiamo di seguito la spiegazione di cosa siano gli scrutini nella iniziazione dei catecumeni della Chiesa Cattolica e la loro tempistica:
158. Gli scrutini sono celebrati dal sacerdote o dal diacono che presiede la comunità, perché dalla liturgia degli scrutini anche i fedeli ricavino profitto e nelle orazioni intercedano per gli eletti.
159. Gli scrutini si svolgono nelle Messe degli scrutini che si celebrano nelle domeniche III, IV e V di Quaresima; si scelgano le letture del ciclo «A» con i loro canti, come sono assegnate nel Lezionario domenicale e festivo. Se, per ragioni pastorali, non si possono tenere in queste domeniche, si scelgano altre domeniche di Quaresima o anche giorni feriali particolarmente adatti. Tuttavia la prima Messa degli scrutini sia sempre la Messa della samaritana, la seconda del cieco nato, la terza di Lazzaro (nn. 386-389).
Ecco come si svolge ad esempio il 1° scrutinio nel RICA:
PRIMO SCRUTINIO
160. Il primo scrutinio si celebra nella III domenica di Quaresima, usando le formule che si trovano nel Messale (Messa rituale «Per gli scrutini battesimali») e nel Lezionario domenicale e festivo, ciclo A (cfr nn. 386-387).
OMELIA
161. Nell'omelia il celebrante, soffermandosi sulle letture della sacra Scrittura, spiega le ragioni del primo scrutinio, tenendo presenti sia la liturgia quaresimale come anche l'itinerario spirituale degli eletti.
PREGHIERA IN SILENZIO
162. Dopo l'omelia, gli eletti insieme con i padrini e con le madrine si dispongono davanti al celebrante. Questi, rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.
Poi, rivolgendosi ai catecumeni, invita anche loro a pregare in silenzio e li esorta a esprimere anche esteriormente il senso della penitenza o inchinandosi o inginocchiandosi. Infine conclude con queste parole o con altre simili:
Eletti di Dio, inchinatevi [oppure: inginocchiatevi ] e pregate.
Gli eletti si inchinano o si inginocchiano. Tutti pregano per qualche tempo in silenzio. Poi, secondo l'opportunità, tutti si alzano.
Preghiera per gli eletti
Esorcismo
Congedo
Messa
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Firma sul registro dei catecumeni (e non sul "libro della vita") |
Ebbene, nel Cammino neocatecumenale si ripropongono le varie fasi dell'iniziazione per i battezzandi previste nel RICA senza mai dire di aver copiato da quel documento (pare sia tutta un'ispirazione divina ricevuta dagli iniziatori ispiratisi al catecumenato dei primi secoli) e soprattutto senza far mai leggere il testo da cui traggono le proprie "tappe" e i propri riti. Cosicché l'adepto riceve l'impressione che sia la Chiesa ad aver "copiato" dal Cammino, non viceversa.
Oppure, quando si nomina il RICA, lo si fa per stravolgerlo.
Per esempio, il presbitero neocatecumenale Pezzi, colui che si è fatto formare dai due laici Carmen e Kiko nei primi anni '70 dello scorso secolo, ha riportato (a pag.65 del mamotreto della Convivenza di Inizio Corso 2022/2023) una frase del RICA, riferita a come gli scrutini servano "a mettere in luce le fragilità, le manchevolezze e le storture del cuore degli eletti, perché siano sanate" omettendo la prima parte del paragrafo, in cui si specifica che si tratta di riti celebrati nel corso di tre Messe di Quaresima dal sacerdote o dal diacono;
chi ascolta (e si fida delle parole del presbitero Pezzi e di coloro che le ripetono -sono frasi scritte su un mamotreto diffuso via mail a tutte le comunità del mondo per essere ripetuto pari pari nel corso di una specifica convivenza- senza controllarne l'origine) è portato a credere invece che il RICA stesso preveda un vero e proprio esame pubblico del candidato il quale è tenuto a confessare le proprie fragilità eccetera, il che è esattamente ciò che i catechisti neocatecumenali fanno subire ai loro adepti nel corso dei loro scrutini: dei veri e propri interrogatori pubblici sulla vita privata ed intima del neocatecumeno, spesso una scarnificazione della coscienza.